Nell'antichità alcune delle comuni patologie che oggi cureremmo con farmaci da banco, erano affrontate in maniera differente. Alcune testimonianze presenti in testi assiro-babilonesi hanno dimostrato come in passato, diversi popoli, associassero i mal di testa alla punizione degli dei. Questo ovviamente è riconducibile al fatto che in quegli anni non esisteva conoscenza scientifica in relazione all'argomento.

Gli Egizi, che credevano nell'esistenza dello spirito Tiu, cioè il 'demone della testa', praticavano dei veri e propri esorcismi e formule magiche per eliminare il problema.

Assurdo vero? Ma non è tutto. In alcuni casi, era considerato necessario praticare un foro nel cranio della persona interessata, affinché lo ' spirito maligno ' potesse uscire dalla testa liberando il soggetto dalla sofferenza. Se vi state chiedendo se questa pratica funzionasse, la risposta è: ovviamente no. Eppure, questa pratica venne confermata non solo dal medico e studioso sir Thomas Lauder Brunton, esperto di emicrania, ma venne sostenuta più tardi anche da William Osler, considerato il padre della medicina moderna.

Nel 1932 questo metodo venne utilizzato anche su una donna, senza risultati. Tuttavia, la pratica divenne utile per approfondire gli studi e credere che i mal di testa fossero di natura vascolare.

Fu comunque un passo avanti. Thomas Willis infatti, raccomandava clisteri, decotti, e persino il succo di millepiedi. L'anatomista inglese intuendo che il mal di testa nasceva da un ostruzione dei vasi sanguigni cerebrali, vietava ai sofferenti 'il vino, le carni speziate, i bagni, i rapporti sessuali'.

Il ruolo di Ippocrate di Kos

Tra gli studiosi del passato però, c'è chi è riuscito ad avere una visione del futuro: Ippocrate di Kos. Fu il primo a suggerire come rimedio l'uso di una polvere amara estratta dalla corteccia del salice. In farmacologia, tempo dopo, si parlerà dei salicilati, farmaci antinfiammatori nonché precursori della moderna aspirina.

Oggi fortunatamente le cose sono cambiate. Sono state riconosciute ben 12 categorie di tipi differenti di cefalea, comprendendone dunque l'origine e la forma.

Esistono tuttavia dei metodi del tutto naturali per alleviare i dolori. Uno studio pubblicato sul Current Pharmaceutical Design ha dimostrato che l'ossitocina, ormone di tipo proteico prodotto dall'ipofisi, rilasciato quando si bacia o si abbraccia qualcuno, avendo proprietà analgesiche, non solo diminuisce ansia e depressione ma allevia anche il dolore. Insomma, il bacio non è solo simbolo dell'amore e del romanticismo.