La falsificazione di monete e banconote è storia vecchia.Fin dal dopoguerra un gruppo di falsari in qualche angolo del Paese ha cercatodi arricchirsi stampando soldi falsi, spesso riuscendovi, immettendo incircolazione milioni e milioni. Ma per fortuna tanti sono stati smascherati nelcorso dei decenni, magari anche per la loro improvvisazione, come ben racconta inchiave comica uno dei più divertenti film di Totò, La banda degli onesti,conosciuto anche come I falsari, del 1956 per la regia di CamilloMastroncinque, avente come attori protagonisti Totò appunto, ma anche PeppinoDe Filippo e Giacomo Furia.
Purtroppo però non tutti sono così imbranati eimprovvisati come loro e così c’è chi riesce nel proprio intento. Secondo unastima della Banca centrale europea tante sono le banconote in circolazionefalse, soprattutto da 20 e 50 euro, che costituiscono addirittura l'86% delleimitazioni. Ma come riconoscerle?
Come non farsi fregare: il fronte
Per quanti, la maggioranza, non hanno le macchinette persmascherare i falsi, la Bce ha diffuso un vademecum per il riconoscimento: sulfronte della banconota bisogna trovare: in latino e greco la scritta euro, labandiera dell'Unione Europea, la firma del Presidente della Bce. Masoprattutto, e questa è difficile da imitare, una striscia argento-riflettente sullato destro che controluce assume i colori dell'iride.
Sempre in altro a destravi troviamo minuscole linee verticali in rilievo. Così come sempre in rilievodobbiamo trovarci gli acronimi in più lingue della Bce, ossia ECB, EZT, EKT,EKP.
Come non farsi fregare: il retro
Passiamo alla parte posteriore. Su essa troviamo un'immaginespecifica per ogni banconota. Ponendola controluce possiamo scorgervi unafinestrella con alla base la cifra dell'importo della banconota.
Poi vitroviamo un filo che la divide a metà, raffigurante alternativamente il simbolodell'euro e il valore della banconota. In alto a sinistra bisogna poi trovarciil valore della banconota. Infine, la carta che deve essere un po’ ruvida e noncerto simile a quella che usiamo generalmente per le comuni stampanti.
Piccole attenzioni che possono evitarci spiacevoli frodi ofiguracce quando andiamo a fare la spesa. Al meno che non si spendano i soldiveri come faceva Totò nel film succitato.