Il quantitative easing è uno strumento attraverso il quale la banca centrale si impegna ad acquistare titoli di debito pubblico per immettere maggiore liquidità nel sistema economico. Una manovra di questo tipo era già stata attuata con successo dalla Federal Reserve (la banca centrale americana), nel prosieguo vedremo quali sono i diversi benefici che un intervento di questo tipo apporta all'economia. 

Un primo aspetto da analizzare è quello relativo all'inflazione, l'Eurozona è attualmente vicina alla deflazione, la maggiore liquidità derivante dall'acquisto di titoli da parte della BCE consentirà  di incrementare il livello dei prezzi e di scongiurare il rischio di una perenne deflazione.

Può sembrare strano che si cerchi di aumentare il livello dei prezzi, ma bisogna sottolineare come un livello dei prezzi che diminuisce in modo costante possa favorire la recessione ed i licenziamenti. Per il motivo appena evidenziato, la BCE ha da sempre fissato come livello di inflazione desiderabile un dato prossimo al 2%. Un altro beneficio assicurato dal quantitative easing è quello relativo alla svalutazione della moneta, da qualche settimana l'Euro si sta svalutando nei confronti del Dollaro e tutto ciò favorisce le esportazioni dell'Italia e degli altri Paesi che adottano l'Euro.

Inoltre l'acquisto dei titoli da parte della BCE sta anche favorendo la riduzione dei tassi d'interesse pagati sui titoli di debito pubblico, tutto ciò permette di destinare tali risorse ad iniziative che stimolino la crescita economica.

Naturalmente la maggiore liquidità immessa nel sistema dovrebbe favorire anche la ripresa dell'economia, tuttavia bisogna sottolineare che affinché quest'ultimo effetto si verifichi è necessario che anche i Governi nazionali facciano la loro parte.

In conclusione, il quantitative easing rappresenta un ottimo strumento per combattere lo spettro della deflazione, per aumentare la competitività delle esportazioni e per tenere sotto controllo lo spread, tuttavia, affinché l'Italia possa uscire dalla crisi economica attuale, è necessario che anche il Governo italiano promuova iniziative destinate a diminuire la pressione fiscale ed a limitare gli eccessivi adempimenti burocratici.