Dopo il varo della Legge di stabilità si pensava che non ci sarebbero state sorprese circa l'Irpef ed invece si è saputo che il blocco a rialzo di questa tassa vale solo a partire dal prossimo anno. Per quest'anno invece bisogna stare attenti alla propria regione di appartenenza ed al ceto sociale a cui si appartiene e verificare le addizionali, che si riferiscono al 2015, per la compilazione esatta della propria dichiarazione dei redditi. In linea generale non ci dovrebbero essere novità per i ceti medio bassi, mentre per quelli medio alti,che hanno un reddito superiore ai 35 mila euro residenti in Liguria, Piemonte e Lazio la situazione cambierà in peggio, un po' meglio in Lombardia ed Emilia Romagna.

Vediamo, però, nel dettaglio il tutto.

Le regioni con l'aumento maggiore o che sembra tale

Esaminiamo il Lazio, regione in deficit, dove chi supera i 35 mila euro si ritroverà le aliquote aumentate dal 2,33% fino a 3,33%. Tanto per fare un esempio chi ha un reddito superiore ai 40 mila euro si ritroverà a pagare fino a 250 euro in più, chi 50 mila euro fino a 350 euro. Non tutto il male vien per nuocere soprattutto per chi ha un imponibile inferiore. Nonostante, infatti, la situazione grave dei conti della Regione, questa è riuscita ad attribuire l'aliquota più bassa, 1,73%, anche a chi guadagna fino a 35 mila euro, allargando di fatto le famiglie che rientrano in questo bacino e lasciando intatte le agevolazioni per i nuclei familiari numerosi.

Il Piemonte cambia anch'essa i riferimenti fiscali. In questo caso si parte dai 28 mila fino i 55 mila euro con un aumento Irpef che èfissatoal 2,75%; dai 55 mila ai 75 mila 3,32%, mentre dai 75 mila euro quella massima è di 3,33%, contro i la vecchia del 2,33%.

La Liguria è quella che ha ritoccato al rialzo in maniera più evidente, eliminando il sistema precedente composto di 2 sole aliquote 1,23% fino a 28 mila e 1,73% per tutte le altre .

Ora, invece, si parte da una soglia più bassa, quella tra 15 e 28 mila euro con un aliquota al 1,81%, da 28 a 55 mila 2,31%, da 55 mila fino 75 mila 2,32%, otre 2,33%. Sembra strano, ma con questo sistema paradossalmente il ceto medio dovrebbe pagare meno, per intenderci chi ha un imponibile sui 30 mila euro potrà risparmiare 53 euro.

Le altre due realtà che ritoccano l'addizionale Irpef

Siamo parlando dell'Emilia Romagna e della Lombardia. Nella prima l'aumento riguarda gli scaglioni a partire dai 15 mila in su con aumenti che vanno dal 1.93% fino a 2,33% per chi supera i 75 mila euro. Nella seconda, invece, solo per chi supera i 75 mila avrà un aumento minimo, 1,74%, rispetto agli anni precedenti.