E' stato presentato oggi presso la sala stampa della Camera dei Deputati l'accordo siglato tra l'Ente Nazionale per il Microcredito e l'Osservatorio Nazionale dei Sistemi ADR, ente pubblico di innovazione sociale.E' possibile rivedere tutta la conferenza stampa con i dettagli dell'accordosul sito della camera.L'iniziativa ha visto la partecipazione dell'on. Mario Baccini in veste di presidente dell'Ente per il Microcredito e degli avvocati Francesca Tempesta e Giammario Battaglia in veste di vicepresidenti dell'Osservatorio ADR.
L'accordo prevede forme di finanziamento per gli avvocati "non bancabili" per venire incontro a due esigenze: aiutare i tanti avvocati colpiti dalla crisi economica e nello stesso tempo proporre loro un percorso di innovazione professionale."Sembra strano che ci siano avvocati che non possono avere accesso al credito ma purtroppo tali difficoltà non hanno risparmiato alcuna professione" - spiega l'on.
Baccini che si dimostra molto soddisfatto del piano messo a punto insieme all'Osservatorio ADR.
Per questo l'Ente verrà incontro agli avvocati e ad altri professionisti e sta già avviando in tal senso degli accordi con i vari Ordini Professionali.L'accordo tra Osservatorio ADR e Ente Nazionale per il Microcredito prevede il sostegno a quei professionisti legali che siano disposti a specializzarsi nel campo delle ADR, ovvero gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.
Il ruolo dei sistemi ADR è infatti triplice: deflazionare il carico giudiziario, aumentare la gamma dei servizi di assistenza dell'avvocato verso i propri clienti, creare una nuova cultura del problem solving che faccia progredire la professione dell'avvocato in un futuro dove la causa in tribunale diventi l'estrema ratio.
In questo senso a tutti gli avvocati che aderiranno al programma verrà affiancato un tutor che li segua nella pratica di richiesta del finanziamento e li accompagni in un percorso formativo nel campo delle Alternative Dispute Resolution.
I sistemi di risoluzione delle liti diversi dal giudizio sono la mediazione civile e commerciale, la negoziazione assistita e l'arbitrato.
Recentemente anche il Governo, per decisione del ministro Andrea Orlando, ha dichiarato di puntare molto sui sistemi ADR per migliorare l'efficienza della giustizia nominando una Commissione che dovrà, entro settembre 2016, proporre una revisione organica delle normative che disciplinano in Italia tali strumenti.
Tutti segnali di una giustizia che vuol cambiare e che vuol rendere l'avvocatura protagonista di tale cambiamento.