Proprio ieri si è conclusa la Giornata mondiale degli insegnanti istituita dall’Unesco, in cui per la prima volta è stato assegnato il 'Premio migliore insegnante dell’anno' per motivare di più la comunità scolastica. Forse anche un po' perché recenti sondaggi hanno rilevato che il 51% dei professori italiani non si sentono apprezzati nel nostro Paese, ecco che il Miur ha anche pensato ad un piano straordinario per la formazione di chi siede ogni giorno in cattedra.

SI tratta del bonus insegnanti da 500 euro che infatti arriverà anche l’anno prossimo, attraverso il “Piano per la formazione 2016/2017”.

L’investimento pari a 350 milioni, nel quadriennio 2016/2019, metterà a disposizione di insegnanti e docenti una carta prepagata. Si tratta dunque di una novità contemplata in uno stesso capitolo del Piano all’articolo 5. Se i 500 euro finora infatti sono stati versati direttamente sul conto corrente dei docenti, questa volta invece gli insegnanti riceveranno una carta elettronica

A chi spetta la carta prepagata e come usarla?

La Carta sarà destinata ai docenti di ruolo titolari di una cattedra in un istituto scolastico pubblica di ogni ordine e grado. La platea include quindi insegnanti diventati di ruolo anche per mezzo del Piano Straordinario di assunzioni che hanno conquistato la provincia di titolarità, e a quelli che riusciranno ad arrivare ad un ruolo provvisorio tramite la Fase C.

Ne sono esclusi invece gli insegnanti precari e i docenti delle scuole private. Il MIUR ha confermato che verranno sottoscritte delle convenzioni e accordi con enti di formazione privati e Università per ottimizzare l’utilizzo della carta.

Il bonus servirà ad acquistare PC, libri, biglietti per il teatro, tablet, e quindi per ogni acquisto legato alla formazione.

L'autoformazione di cui gli insegnanti fruiranno potrà includere percorsi e corsi di varia natura. I percorsi saranno rivolti sia a singoli docenti sia a piccoli gruppi. I corsi saranno conteggiati per il raggiungimento dei crediti formativi che prevede il Piano. Ci sono delle novità anche per quanto riguarda le procedure di accreditamento, per assicurare «la qualità dei percorsi formativi».

Sarà infatti possibile registrarsi on line su uno specifico form. Ogni insegnante avrà un proprio Piano di formazione individuale che verrà inserito una sorta di portfolio digitale

La formazione sulle lingue: un punto importante

Nel ‘Piano per la formazione 2016/2017’, un pilastro importante è riservato alla formazione sulle lingue che riguarderà 130 mila insegnanti. Tutti i docenti potranno fruire di scambi, visite e gemellaggi previsti dal programma Erasmus+. I docenti della Scuola primaria, dovranno impegnarsi per raggiungere il livello B1 di conoscenza linguistica (20 mila di loro) o i livello B2.10 mila insegnanti verranno formati per il Clil.

Altri 10 mila docenti delle secondarie di I° grado dovranno invece raggiungere il livello B2 di conoscenza linguistica.

Alle Superiori saranno 50 mila gli insegnanti a cui verranno impartite lezioni di lingua straniera ( 20 mila docenti di discipline non linguistiche saranno portate al livello C1). Il bonus continuerà dunque anche per l’anno prossimo proprio perché rappresenta un piccolo contributo da parte dello Stato riconosciuto a tutto il corpo insegnate.