E' stato reso noto il testamento di Bernardo #Caprotti, patron di #Esselunga venuto a mancarelo scorso 30 settembre. Alla moglie Giuliana Albera e alla figlia di seconde nozze Marina andrà circa il70% di Supermarket Italiani, holding che controlla la storica catena di supermercati.

Smentendo la notizia, circolata nei giorni immediatamente successivi al decesso, secondo la quale sarebbe stata imminente la cessione dell'impresa aun fondo di private Equity, il processo di vendita sarebbe al momento sospeso.

Alla segretaria metà dei risparmi personali

Secondo quanto reso noto dall'esecutore testamentario e dai legali degli eredii due attivi principali dell'asse ereditario sarebbero stati ripartiti in modo analogo, anche se con percentuali differenti.

Il 70% delle azioni della holding principale sarebbe stato assegnato aGiuliana Albera, eMarina Caprotti, mentre il restante 30% sarebbe stato diviso in parti eguali tra i due figli del primo matrimonio Giuseppe e Violetta.

Per quanto riguarda le azioni Villata Partecipazioni, proprietaria del compendio immobiliare,il 55% sarebbe andato a Giuliana e Marina, mentre il 45% in parti uguali a Giuseppe e Violetta.

Per quanto concerne i risparmi personali, detenuti in forma di giacenza di conto corrente sarebbero stati divisi a metà tra la storica segretaria Germana Chiodi e i 5 nipoti (3 figli del primogenito Giuseppe e 2 del fratello minore Claudio).

Sospesa la vendita di #Esselunga

Le due offerte non vincolanti di acquisto, che erano pervenute alla fine di agosto da parte deifondi private equity Blackstone e CRC (Christofferson Robb Company), erano state inizialmente affidate a Citigrup per essere valutate ed eventualmente negoziate sarebbero state per il momento sospese.

Secondo quanto riportato da Repubblica la capogruppo Supermarket Italiani, sotto la presidenza del notaio Piergaetano Marchetti, succeduto a #Caprotti dopo il decesso, avrebbe deliberato di non portare avanti le ventilate azioni dispositive nei confronti della controllata #Esselunga.