Potrà arrivare a 7 miliardi l'impegno del tesoro nella ricapitalizzazione di Montepaschi.

L'esatto importo a carico del nuovo fondo varato dal governo sarà reso noto dopo l'approvazione da parte dell'autorità di vigilanza della BCE del piano di ristrutturazione e rafforzamento patrimoniale.

Anche il piano di dismissione dei crediti in sofferenza (NPL) verrà rivisto nelle modalità e tempistiche.

La soglia degli stress test

Al fine di individuare l'importo massimo necessario all'istituto occorre fare riferimento all'ultimo stress test sostenuto dalla banca nel luglio scorso.

Si tratta di una verifica ispettiva nella quale la BCE elabora una simulazione di scenario particolarmente avverso e stima il fabbisogno di capitale di un istituto in quelle condizioni.

Per Montepaschi il fabbisogno in caso di scenario avverso ammonta a circa 7 miliardi che, pertanto, costituisce il limite superiore dell'intervento del governo in sede di ricapitalizzazione precauzionale.

L'aumento e la conversione

Come specificato nel provvedimento varato dal governo, i 7 miliardi verranno impiegati sia per sottoscrivere azioni di nuova emissione, sia per rilevare le azioni che gli obbligazionisti subordinati riceveranno in cambio dei propri titoli per soddisfare il criterio del burden sharing (condivisione degli oneri).

La conversione dovrebbe avvenire al 100% per i piccoli obbligazionisti, consentendogli di recuperare integralmente l'importo investito inizialmente, dedotti gli interessi percepiti fino ad oggi. Per gli investitori istituzionali invece la conversione dovrebbe avvenire al 75%.

Elemento discriminate è comunque la tipologia del titolare: saranno esclusi dalla possibilità di riacquisto delle azioni le imprese di investimento e gli investitori professionali, basando questa classificazione sulla base della profilazione a fini mifid.

Il parallelo con gli altri istituti

Resta sullo sfondo il malumore degli obbligazionisti delle 4 good bank che nel 2015 sono stati azzerati e non hanno beneficiato di un meccanismo di ristoro così agevole, e le reazioni di contagio con le altre obbligazioni subordinate in circolazione che stanno subendo contraccolpi negli scambi.