L'aumento di capitale da 5 miliardi di Montepaschi, si va configurando come una vera e propria corsa contro il tempo: in parallelo è in corso il processo di conversione volontaria delle obbligazioni subordinate, che si concluderà mercoledì e un aumento di capitale destinato per il 35% alla clientela retail e per il restante 65% agli investitori istituzionali.
A complicare ulteriormente la situazione, la notizia che Quaestio Sgr, società che amministra il fondo Atlante il 17 dicembre ha manifestato delle perplessità in merito alle condizioni del finanziamento ponte indispensabile per portare a termine al cartolarizzazione degli NPL.
A temperare la criticità di uno scenario, che sembra confermare i timori circolati prima del referendum, la notizia dell'interessamento di un fondo cinese che potrebbe unirsi agli anchor investor.
I dubbi di Quaestio
Secondo quanto riportato dalle agenzie, le perplessità della società di gestione che amministra il fondo Atlante, riguarderebbero il term sheet, ossia lo schema sintetico delle condizioni inerente il finanziamento ponte per cartolarizzazione degli NPL.
La delicata situazione di Montepaschi prevede infatti che, oltre a completare entro il 31 dicembre 2016 un aumento di capitale per circa 5 miliardi, si perfezioni anche l'accordo per dismissione dei crediti in sofferenza (che di fatto produrrà gran parte del "buco" che rende necessario l'aumento.
Quest'ultima operazione, realizzata mediante necessita di un finanziamento a breve termine (bridge loan) per consentire per consentire il deconsolidamento dei crediti in sofferenza. I dubbi di Questio riguarderebbero appunto le condizioni di questa operazione.
Le criticità del sistema
L'operazione di Montepaschi oltre alle criticità specifiche si presenta in un contesto particolarmente difficile per l'intero sistema italiano.
Ricordiamo che si accingono a ricorrere al mercato dei capitali anche Unicredit per 13 miliardi secondo il piano presentato di recente e UBI per 400 milioni utili all'acquisizione di 3 delle Good Bank; mentre potrebbe avere necessità in tal senso anche il nuovo gruppo Banco- BP, nonostante gli sforzi fatti in termini di aumento già realizzato dal Banco ante fusione e cessione NPL perfezionata in corso d'anno.