Sul mercato finanziario sta tornando di nuovo la sfiducia, perché forse i 20 miliardi messi a disposizione del Governo italiano non bastano a risanare la crisi del sistema bancario italiano. Con la possibilità che nei prossimi giorni questa crisi potrebbe estendersi anche ad altre banche italiane.

I problemi si sono ripresentati quando la BCE ha alzato la posta, per la messa in sicurezza di mps, portando da 5 a 8,8 miliardi di euro l'aumento del capitale sociale. E negli ultimi giorni si sta diffondendo la convinzione che nemmeno i 20 mld stanziati del Governo siano sufficienti a garantire la salvezza del sistema bancario.

Ricordiamo che dal 2014 ad oggi il Monte dei Paschi ha varato un aumento di capitale di 13 miliardi di euro. Il 9 giugno 2014 parte il primo aumento di capitale sociale di 5 miliardi; ne segue un secondo quattro mesi dopo, il 26 ottobre di altri 3 miliardi e un terzo di 5 miliardi il 26 novembre. Molti si chiedono che fine abbiamo fatto tutti questi soldi, considerando anche il fatto che Renzi all'inizio del 2016 disse che era un affare acquistare le azione di MPS. Da allora il titolo azionario ha perso circa l'80% del valore e con gli aiuti del Governo si va verso una nazionalizzazione della banca.

Ma davvero 20 miliardi basteranno per la nazionalizzazione di MPS? Ha un senso dire che abbiamo una banca?

Ma se gli italiani si presenteranno agli sportelli avranno degli sconti, delle agevolazioni? No! Così come per inciso non è mai successo altre volte per il salvataggio a suon di miliardi di altre aziende, come ad esempio Alitalia, senza ricevere per questo ricevere biglietto premio.

La condivisone delle perdite funziona così.

I soldi si prendono dove si trovano ma vanno a finire sempre chissà dove, e quelli di MPS sembrano spariti. Alla fine chi paga? Certamente pagano anche i dipendenti, con 2600 esuberi e 500 filiali in meno e poi con il salvataggio statale, il Tesoro certo si riserva la possibilità di mandare a casa gli amministratori, manager.

Ma Marco Morelli, messo li da due mesi proprio per volere del Governo Renzi e se è per questo anche di Mediobanca e JP Morgan, di loro non parla più nessuno. Avrebbero ricevuto decine di milioni di commissioni se il piano fosse andato in porto. Ma tutto ciò non è successo per cui niente soldi.

Quindi con la nazionalizzazione è lo Stato che manda a casa i dipendenti. Quindi è vero che l'Italia con i soldi degli italiani salva una banca, ma manda a casa altri italiani che lavorano in quella banca. Molto strano!

Domani ricomincia una nuova "sarabanda" in Borsa con la nascita del terzo gruppo nel settore: fusione tra il Banco Popolare e il Banco Popolare di Milano. Tanti auguri a loro e soprattutto agli italiani che avranno una banca!