Accordo tra Ministero delle Politiche agricole (Mipaaf) e Intesa Sanpaolo per ampliare le risorse da destinare al sostegno dell'agricoltura: l'intesa è stata presentata ieri (30 Maggio) a Roma, dal ministro Maurizio Martina e dal consigliere delegato della banca, Carlo Messina. Dopo aver erogato 2,2 miliardi di euro nel 2016 (+10% rispetto all'anno precedente), il gruppo bancario ha deciso di sostenere gli investimenti nel settore primario e agroalimentare con 8 miliardi nel periodo 2017-2019. La collaborazione tra Mipaaf e Intesa Sanpaolo prevede la concessione di finanziamenti per diversi obiettivi: valorizzazione e sviluppo delle filiere produttive italiane, anche in ottica internazionale; ricambio generazionale e utilizzo di nuovi strumenti come la digitalizzazione e l’e-commerce; ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica; facilitazione dell'accesso ai finanziamenti Ue, a cominciare dai diversi Psr, i Piani di sviluppo rurale definiti dalle singole regioni.
L'agroalimentare genera occupazione e ricchezza
Quelle previste dall'accordo sono iniziative che genereranno 10 miliardi di nuovi investimenti. Anche perché il comparto agroalimentare in Italia, resta uno dei più dinamici e capaci di attrarre e generare più ricchezza. Negli ultimi due anni, l'agricoltura ha mostrato di essere uno dei pochi settori a creare ancora occupazione, soprattutto giovanile, tanto da registrare un incremento degli addetti pari al 38% . Merito dell'orientamento all'export, confermato dall'aumento dell'11,7% delle vendite oltre confine. E, con l'inizio del 2017, i consumatori stranieri paiono apprezzare ancora di più l'alimentare di qualità “made in Italy”.
Le parole del ministro
A giudizio del ministro Martina, l'agroalimentare tricolore resta il primo motore per la ripresa dell'economia italiana e per il recupero occupazionale del Paese. Ecco perché va sostenuto rendendo più facile l'accesso al credito per quelle imprese agricole che vogliono ancora investire e l'accordo tra Mipaaf e Intesa Sanpaolo va in questa direzione, definendo una nuova filosofia di lavoro che unisce aziende, istituzioni e istituti di credito.
Soddisfatto anche Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, secondo il quale «l'ampliamento del budget a 8 miliardi di euro per gli anni dal 2017 al 2019 conferma il gruppo come riferimento bancario per l'agroalimentare italiano». Messina porta a supporto di questa sua affermazione i risultati raggiunti nel primo anno di collaborazione tra Intesa San Paolo e ministero dell'Agricoltura: non solo i 2,2 miliardi erogati, ma anche la sottoscrizione di accordi di collaborazione con le maggiori associazioni agricole, in modo da agevolare l'accesso ai finanziamenti dei Psr e ai contributi della Politica Agricola Comunitaria (Pac).
Senza dimenticare che oltre 420 aziende hanno preso parte al "Programma Filiere". Tra queste, 110 sono state le aziende agroalimentari che hanno sviluppato in totale 15 miliardi di giro d'affari, coinvolgendo a loro volta altre 4 mila aziende fornitrici.