Da settembre cambiano le regole per gli acquisti: infatti il POS (point of sale) sarà obbligatorio per tutti gli esercenti, dai negozianti ai commercianti, passando per i liberi professionisti.

Niente più corse al bancomat per la paura di restare senza contante; i commercianti non potranno più rifiutare l’acquisto con carta di credito o bancomat e, per chi non si adeguerà, sono previste sanzioni, con il cliente che potrà anche rifiutarsi di pagare.

Luigi Casero, viceministro dell'Economia e delle Finanze, ha dichiarato che da settembre le sanzioni - finora solo annunciate - saranno operative grazie alla firma di un decreto previsto per quella data.

Finirà così l’epoca del "si accettano solo contanti".

Che sia la volta buona?

La questione Pos va avanti sin dal Governo Monti ma, come spesso accade per tutto ciò che è volto a modificare la routine di questo paese, il provvedimento si era arenato per le proteste delle categorie interessate. Negozianti e commercianti avevano lamentato costi e commissioni troppo alte per fornire il servizio.

Eppure i vantaggi legati al pagamento elettronico sono molteplici: a parte la comodità per il cliente, non da meno è da considerarsi la tracciabilità del pagamento, che sarebbe un utile strumento di contrasto all’evasione fiscale, annosa piaga per il nostro paese, oltre ad un allineamento dell’Italia rispetto agli altri Stati europei: chi ha viaggiato o vissuto all'estero avrà notato le differenze.

Sanzioni pesanti per chi non è in regola

Sebbene sin dalla Legge di Stabilità del 2016 sia stata introdotta l’obbligatorietà di garantire la possibilità di pagamento elettronico al di sopra dei 30 euro, l'applicazione della norma ha incontrato non pochi ostacoli, con diversi esercenti che non sono ancora dotati di Pos. L'obbligo è rivolto a imprese, commercianti e professionisti (notai, falegnami, idraulici, ingegneri, artigiani…), con esclusione di chi può comprovare l'impossibilità oggettiva di munirsi del dispositivo elettronico.

Le sanzioni previste per chi non è in regola non sono leggere: è prevista una multa di 500 euro per chi è sprovvisto del Pos. L'esercente ha poi trenta giorni di tempo per regolarizzare la posizione acquistando il dispositivo, e 60 giorni per comunicare alla Guardia di Finanza l’installazione del sistema. Chi persiste nel non mettersi in regola, può vedersi raddoppiata la sanzione e ha altri trenta giorni per provvedere; in caso di ulteriore mancato adempimento, l’attività commerciale può essere sospesa fino all'installazione del dispositivo.

Cosa cambia da settembre

Dopo aver riscontrato le reticenze dei commercianti nel rispettare la legge, il governo ha deciso di adottare un atteggiamento più duro nei confronti dei trasgressori che si vedranno obbligati a fornirsi del Pos. Innanzitutto verrà abbassata la soglia del pagamento minimo da 30 a 5 euro, e si introdurrà un meccanismo di premialità fiscale per gli esercenti che utilizzeranno maggiormente la carta di credito e/o di debito per i pagamenti. Dall'obbligo saranno escluse alcune categorie, come gli avvocati che fatturano e ricevono il pagamento tramite bonifico, sistema già tracciabile.

L'ultima novità riguarderà il cliente, che potrà andare via senza pagare se l’esercizio non sarà provvisto di Pos, lasciando eventualmente i propri dati e chiedendo di essere ricontattati quando sarà possibile pagare elettronicamente.