I migranti in Italia aumentano, ma crescono gli stranieri che ottengono la cittadinanza italiana e i segnali di stabilizzazione del fenomeno migratorio. Il rapporto Ismu sulle migrazioni 2017, presentato oggi, martedì 5 dicembre, a Milano, lancia un messaggio di ottimismo sulle paure degli italiani: non c'è un'invasione dello straniero, i numeri sui migranti in arrivo nel nostro Paese non devono preoccupare. "Abbiamo più persone approdate alla cittadinanza italiana che immigrati sulle coste", ha detto Gian Carlo Blangiardo, responsabile settore Statistica di Fondazione Ismu.

Il numero degli stranieri che diventano cittadini italiani è un segnale di integrazione nel territorio. In merito alle migrazioni, ha detto Blangiardo, "ci sono problemi da risolvere, ma anche risultati raggiunti". I dati complessivi sulle migrazioni sono stati presentati nel corso di una mattinata con Mariella Enoc, presidente Fondazione Ismu, Massimo Gaudina, direttore rappresentanza regionale a Milano della Commissione Europea; Vincenzo Cesareo, segretario generale Fondazione Ismu, Laura Corrado, DG Migration and Home Affairs della Commissione Europea, Nicola Pasini, responsabile linea strategica Europa e immigrazione di Fondazone Ismu, e con Nello Scavo, giornalista di Avvenire.

L'emergenza sbarchi

Al 1° gennaio 2017, gli stranieri in Italia sono, secondo il rapporto Ismu, 5 milioni e 958 mila.L'aumento è dato al 1,5 per cento rispetto all'anno prima. L'emergenza sbarchi, che tanto desta clamore nell'opinione pubblica, aveva toccato l'apice nel 2016 con 181 mila persone giunte sulle coste italiane. Dall'estate 2017 i migranti in arrivo dai mari sono diminuiti, con riduzioni drastiche a luglio, agosto e settembre.

Preoccupazioni arrivano dalla questione libica, ma non solo: negli anni, i migranti subsahariani sono dati in crescita e non ultimo è il caso nigeriano, che ha visto, nel corso degli anni, un incremento progressivo degli sbarchi verso l'Italia. "L'africa resta un grande paese", ha detto Mariella Enoc, sottolineando, però, che da lì si decideranno i delicati equilibri dei flussi migratori nei prossimi anni. Il rapporto segnala anche un aumento di migranti del Blangadesh e dalla Guinea.

Gli irregolari risultano in crescita: al 1° gennaio 2017, secondo Ismu, circa 491 mila stranieri non risultavano in possesso di un titolo di soggiorno valido.

Gli stranieri in Italia

Quanti e quali sono gli immigrati in Italia? Se gli africani restano i "clandestini", nell'immaginario collettivo, Ismu ci dice che sono i rumeni la popolazione straniera più numerosa. I rumeni sarebbero quasi 1 milione e 169mila. Seguono albanesi, marocchini e cinesi e ancora ucraini, filippini, indiani, moldavi, bangladeshi ed egiziani. Tra albanesi e marocchini è molto alta la percentuale di persone che ottengono la cittadinanza italiana. Tra i nuovi cittadini, 4 su 10 sono minori: molti di loro hanno acquisito la cittadinanza per trasmissione dei genitori.

In tutto, nel 2016 sono 202 mila gli immigrati diventati nuovi cittadini italiani. Per gli esperti, è un segnale che gli immigrati in Italia sono sempre più stabili e integrati. Alle note positive si aggiungono altri dati: i minori stranieri non accompagnati, che arrivano in Italia senza la famiglia, sono in aumento. Il fenomeno riguarda in gran parte adolescenti e giovanissimi: sono, nella maggior parte dei casi, ragazzi fra i 15 e i 17 anni. La disoccupazione tra gli stranieri è in calo, ma il lavoro immigrato è di tipo dipendente e operaio e si affaccia, anche per i non italiani, il fenomeno della inattività: persone in età da lavoro, che non cercano un'occupazione.