Che non fosse una bufala l'avevamo già spiegato bene in tempi non sospetti, quando tutti gridavano alla presa in giro. Si trattava infatti di una notizia vera quella per la quale avremmo pagato noi onesti per i furbetti del contatore morosi. La bufala era la cifra indicata, 35 euro. In realtà gli aumenti ci saranno eccome, oltre a quelli già avvenuti, perché lo comunica ufficialmente arera, l'autorità di settore che aveva tra l'altro emanato la delibera che approvava gli addebiti. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Il Governo lo sapeva ma non è intervenuto

2 euro in più l'anno. Questi gli oneri di sistema che saranno addebitati agli onesti cittadini che hanno sempre pagato e che ora pagheranno anche per quelli che non lo fanno. E il Governo lo sapeva. Così dice Arera. E Arera ha ragione, in quanto è stata proprio una sentenza del Consiglio di Stato a dare il via alla questione, questione alla quale Arera ha dovuto per forza adeguarsi. Perché allora il Governo e il Parlamento non sono intervenuti, si chiede Arera? Gira la domanda alle associazioni dei consumatori. E allega un documento che il quotidiano 'La Repubblica' ha visionato e commentato.

2 euro in più per pagare il rischio di impresa

Ecco in sostanza quanto pagheremo in più come clienti domestici finali.

Un costo forse ritenuto minimo, ma odioso se si considera che non dovrebbe essere dovuto. Il costo si riferisce infatti ai cosiddetti oneri di sistema, cioè soldi che non sono direttamente riferibili a quanta energia si consuma. Questi oneri che noi paghiamo al nostro operatore, vengono poi dall'operatore stesso girati direttamente ai distributori di energia, che a loro volta li versano nelle casse del Gse, cioè del gestore finale.

Una filiera troppo lunga che si ripercuote nelle tasche del cliente finale. Dato che i morosi provocano un danno ai fornitori, costretti a girare denaro che non hanno ricevuto, ecco la scelta di caricare sulle spalle di chi paga, anche quello di chi non paga. Ma perché allora i fornitori non si rifanno sui morosi?

Crediti inesigibili per i disonesti, ma obbligatori per gli onesti

Al di là di ogni discussione, questo è il cuore del problema. L'esempio è semplice. Se io, cliente finale, mi rifiuto di pagare il Canone Rai addebitato in bolletta, il fornitore della luce non mi può staccare l'utenza, perché quella somma è slegata dalla bolletta. Più o meno il principio degli oneri di sistema è lo stesso. Se in bolletta c'è una voce che è slegata dalla fornitura in quanto tale (appunto questi oneri) il fornitore non può riscuotere coattivamente, perché i crediti sono detti inesigibili. Quindi, l'unico modo per riprendersi questi soldi non pagati dai morosi, è addebitarli in maniera forzata e inevitabile a chi ha sempre pagato. Con buona pace del Governo che non è intervenuto e dei clienti onesti che dovranno sobbarcarsi anche questa spesa.

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