La battaglia finale tra Vivendi e il Fondo Elliot, come ormai sappiamo, si consumerà definitivamente il prossimo 24 aprile 2018 quando andrà in scena l'assemblea degli azionisti di Telecom Italia. Ma, nel frattempo, questa sorta di guerra finanziaria potrebbe avere dei risvolti positivi, non del tutto inattesi, sopratutto per i piccoli risparmiatori italiani. Infatti, già ieri il titolo tim, in Borsa, ha guadagnato, come messo in evidenza dal "Sole 24ore", poco più del 3% con un'enorme crescita dei volumi di azioni scambiate. E il trend potrebbe proseguire anche oggi, nell'After Hours e forse domani.

Vediamo di capire perché. Ma cerchiamo di delineare quali potrebbero essere, a detta di esperti e bene informati, le mosse delle due opposte fazioni in vista della assemblea degli azionisti.

Perché Tim cresce in Borsa

il motivo per cui il titolo Tim cresce alla Borsa di Milano, soprattutto in queste ore, è, squisitamente tecnico. Infatti, entro oggi devono essere effettuati la maggior parte degli acquisti di titoli utili per avere la necessaria massa critica al momento della conta durante l'assemblea degli azionisti del prossimo 24 aprile. Infatti, l'attestazione del possesso dei titoli per la partecipazione all'assemblea, deve pervenire alla Società interessata, in questo caso Tim, entro il 13 aprile 2018.

E dato che gli intermediari finanziari impiegano, di solito, 48 ore dall'acquisto per effettuare queste comunicazioni, gli acquisti utili sono quelli effettuati proprio in queste ore. Oltre a quelli effettuati precedentemente e che vengono, come si dice, regolarizzati in queste ore.

In questo contesto, secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano della Confindustria, anche se non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, la Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con Bank of America - Merryl Linch, si starebbe muovendo per rastrellare fino al 5% del titoli dell'ex monopolista italiano.

Addirittura Bofa, secondo alcuni, avrebbe già creato dei derivati per raggiungere, comunque, la soglia del 5%.

Le prossime mosse dei contendenti

Da parte sua il Fondo USA Elliot ha, come prevede la legge, comunicato alla Consob che dal 6 aprile 2018 detiene stabilmente l'8,848% di Tim. Le richieste del Fondo Elliot, contrariamente al parere dei consiglieri di Assogestioni, sono state integrate nell'ordine del giorno della prossima assemblea del 24 aprile.

Da parte sua, Vivendi avrebbe pronto un piano di blind trust di circa il 20% delle azioni di Mediaset che, in base a complessi meccanismi societari, permetterebbe a Bollorè, in caso di sconfitta all'assemblea del 24 aprile, di avere le mani libere su Mediaset senza intralci da parte dell'agcom. E, nello stesso tempo, potrebbe rientrare nella partita di Tim lanciando un'Offerta Pubblica di Acquisto ostile su tutta la Società. Tra questi estremi, secondo i bene informati, dato che entrambi i contendenti sono, innanzitutto, interessati alla creazione di valore per sé e la società, ci potrebbe essere una via di mezzo in cui, anche in caso di vittoria da parte del Fondo Elliot, alcuni consiglieri di Vivendi rimangano nel CdA a tutela degli interessi dei francesi.