Con l'arrivo del caldo, si è registrato un esodo di automobilisti non indifferente e, di conseguenza, l'applicazione delle accise relative al carburante sta gravando in maggior misura su chi, per raggiungere il mare o il luogo dove trascorrerà le vacanze, si trova costretto a fare un pieno. Per quanto constatato negli ultimi giorni, il Codacons ha deciso di denunciare tali rincari, rendendo note le percentuali degli aumenti per benzina e gasolio rispetto all'anno scorso.
Accisa sul carburante: cos'è e chi ha diritto al rimborso
Con il termine ''accisa'' si intende un'imposta che viene applicata o sulla fabbricazione o sulla vendita di un bene di consumo, come la benzina.
Queste ovviamente vanno ad aumentare il costo complessivo del rifornimento, portandolo ad una fascia di prezzo decisamente più alta. Vi sono però dei soggetti che possono richiedere il rimborso delle accise carburante: si parla in particolar modo di chi utilizza il gasolio o la benzina per svolgere l'attività lavorativa, ossia le imprese di autotrasporto. Per ottenere la restituzione delle accise, dovranno essere in possesso di autocarri o motrici (con semirimorchio o rimorchio) che appartengano alla classe Euro 3 o seguenti. Inoltre, a pieno carico, devono trasportare non più di 7,5 tonnellate.
Codacons denuncia il caro-carburante
Il peso delle accise sul carburante non è mai stato avvertito in così gran misura se non ora che, con l'esodo estivo degli automobilisti, sono in molti a doversi vedere costretti a fare il pieno più spesso.
Secondo quanto dichiarato dal Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), chi si sposterà in macchina per raggiungere il luogo in cui trascorrerà le vacanze, noterà presso i distributori un rincaro non indifferente. Complessivamente si tratta di un impatto sul portafoglio degli automobilisti italiani pari a 540 milioni di euro: una vera e propria stangata volta ad aumentare le entrate nelle casse dello Stato.
Per questo motivo, il Codacons ha deciso di denunciare le assurde accise, sperando che il Governo prenda subito dei provvedimenti in maniera tale da prevedere un'imposta che sia più equa. Facendo un esempio pratico, con le attuali accise sul carburante, un automobilista in possesso di una vettura di cilindrata media dovrebbe spendere in più 8,30 euro per un pieno di gasolio e 6,75 euro per la benzina. In termini percentuali, il consumatore si troverà a sostenere costi più alti rispetto al 2017 del 12,4%, per quel che concerne il gasolio, e 9%, per la benzina.