La Manovra economica, ribattezzata da Luigi Di Maio la "Manovra del Popolo", non solo è stata approvata dall'Aula del Senato al fotofinish prima delle feste, ma continua a suscitare notevoli polemiche. E questo non solo dalle opposizioni. Sembrerebbe che molti, anche all'interno delle stesse basi del M5S e della Lega di Matteo Salvini, non siano proprio entusiasti del risultato uscito dalle aule parlamentari. Di conseguenza, per evitare ulteriori polemiche e la diffusione di "vere e proprie balle", il vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Di Maio ha postato su Facebook un'immagine con i punti salienti del maxi-emendamento con a fianco le caselle "vero" e "falso".
Più realisticamente, l'altro vicepremier, Salvini, da una parte riconosce che, in soli sei mesi, "più di tanto non si poteva". Ma dall'altro, sostiene, ora c'è un vero Governo che in questo breve tempo ha fatto più di quelli che ci sono stati sei anni. E alla Manovra da voto 7, proprio a sintetizzare questo ragionamento.
L'esultanza di Di Maio e Salvini su Facebook
Come è nel suo stile, Di Maio, oltre al test, ha postato un video su Facebook in cui esprime tutta la sua soddisfazione per l'approvazione, anche se in nottata, della Manovra economica. Grazie a questo, precisa Di Maio dal prossimo mese di marzo 2019 partirà il reddito di cittadinanza. Mentre tra febbraio e marzo dovrebbe essere operativa sia Quota 100 che l'aumento delle pensioni minime a 780 euro.
Non solo. Di Maio ricorda che, per quest'anno, sono state disinnescate le clausole di salvaguardia, quindi per il 2019 non ci sarà nessun aumento dell'Iva. Ma, conferma, che il Governo giallo-verde farà in modo di bloccare gli aumenti anche negli anni successivi. Quest'anno il blocco dell'Iva ha richiesto 12 miliardi di euro.
Ma, per Di Maio, si tratta semplicemente di regole contabili europee. Da parte sua, Matteo Salvini, sempre su Facebook, si augura che quella votata ieri notte sia l'ultima manovra. Soprattutto, che sia l'ultima che costringa il Governo italiano ad una estenuante trattativa con del commissari europei non eletti da nessuno.
La reazione dei partiti di opposizione
D'altra parte, non tutti condividono l'entusiasmo di Di Maio. Le opposizioni certamente non esultano. Il Pd, attraverso il capogruppo dei senatori Andrea Marcucci, sostiene che è pronto a fare ricorso alla Consulta contro la legittimità della Manovra economica. Liberi e uguali, con Fratoianni sostiene che il Parlamento sarebbe stato, di fatto, esautorato perché non si sarebbe svolta alcuna discussione. Ma, come evidenzia "Il FattoQuotidiano.it", è lo stesso Presidente della Consulta, Cesare Mirabelli, ad evidenziare che questa ipotesi sarebbe difficilmente accolta dai giudici, nonostante riconosca che nella procedura di approvazione al Senato si siano rese evidenti forzature e criticità.
Forse consapevole delle difficoltà di un ricorso davanti ai Supremi giudici, Maurizio Martina, anche lui attraverso un post su Facebook, invita ad una mobilitazione davanti alla Camera dei Deputati per sabato 29 dicembre. Questa mobilitazione, secondo il candidato alla Segreteria del Pd, dovrebbe essere l'inizio di tutta una serie di manifestazioni, contro la "rottura democratica" operata da M5S e Lega, a partire da gennaio in tutte le Piazze d'Italia.