Diego Fusaro torna a criticare la stretta sull'uso dei contanti. Il filosofo non sembra stare dalla parte di chi ritiene che incentivare i pagamenti elettronici equivalga a combattere malaffare ed evasione. Sulla questione ha scelto di manifestare il proprio pensiero, usando come chiave di lettura un fatto legato all'attualità. Il riferimento va a quello che può essere definito un incidente capitato ai possessori di carte prepagate SisalPay, per la quale la società si è comunque subito attivata per risolvere il problema.

Fusaro fa partire il ragionamento dal caso SisalPay

SisalPay si è trovata suo malgrado a dover subire le conseguenze del caso Wirecard. Chi avesse una prepagata afferente alla società italiana, si è trovato con la disponibilità finanziaria bloccata. Si è trattato di 325 mila persone che si sono viste impossibilitate a spendere il proprio denaro presente sul conto a causa del blocco dell'operatività delle carte a livello mondiale. SisalPay si è attivata subito con un piano di emergenza che consentirà di venire a capo del disservizio con il trasferimento del saldo su una nuova carta o con il rimborso. Lo scandalo ha coinvolto quella che veniva definita la Paypal tedesca, considerata modello da seguire a livello internazionale, per un ammanco di cassa da 1,9 miliardi.

I conti della società sarebbero stati truccati per attirare investitori e toccherà alla magistratura tedesca far luce sulla vicenda.

Fusaro sottolinea i rischi del non avere contanti

Resta, però, il fatto che alcune persone si siano trovate a gestire un problema non di poco conto: l'impossibilità di spendere i propri soldi attraverso pagamenti elettronici.

Soluzione che, come detto, si ipotizza che verrà incentivata sempre di più. Nei giorni scorsi era stato addirittura paventato che potessero essere messe delle imposte sui prelievi bancomat, in maniera tale da disincentivarli favorendo il pagamento direttamente su carta. In particolare le forze di centrodestra segnalavano potesse essere una delle soluzioni individuate dal piano Colao per far ripartire l'Italia dopo la crisi.

Si sta, inoltre, avvicinando il momento in cui si abbasserà il tetto della possibilità di pagare in contanti fino a 2000 euro. La data è quella dell'1 luglio. Il caso di Sisal Pay, però, secondo Diego Fusero risulta paradigmatico di quanto la strada intrapresa non sia, a suo avviso, quella corretta. Non a caso definisce quanto accaduto una "tragica prova di quanto sia assurda la così in voga proposta di abolizione del del danaro contante". Invita poi i suoi follower ad immaginare che una situazione del genere possa accadere a loro, restando così senza disponibilità reale di denaro. "Supponete - prosegue - che po ci vogliano, magari, cinque giorni per il ritorno alla normalità, in quei cinque giorni come vivrete? E soprattutto: di cosa vivrete?".

Interrogativi che suggeriscono l'opinione negativa di Fusaro sulla possibile abolizione dei contanti.