Sono sempre più in aumento episodi di truffe informatiche che vengono perpetrate ai danni di ignari cittadini, a causa anche della situazione di estrema difficoltà provocata dalla Pandemia da Covid 19. Questo è quanto emerge dall'analisi attenta dell'Associazione Nazionale 'Dalla Parte Del Consumatore', attraverso il significativo numero di segnalazioni giunte da parte di molti utenti, rimasti vittime di una truffa online. Proprio l'Associazione, mette a disposizione dei cittadini, un vademecum atto a chiarire e sventare che tali illeciti vengano compiuti.

Il diffondersi del cosiddetto e-commerce, che permette di acquistare senza poter vedere e toccare gli articoli e anche solo, semplicemente, rendersi conto dell'interlocutore con cui si conclude un'operazione commerciale, acuisce le possibilità di mettere a segno le truffe in questione.

Come difendersi dalle truffe informatiche: informare il consumatore è fondamentale

Il responsabile del coordinamento nazionale dell'Associazione, l'avvocato Emilio Graziuso, ritiene che la prima e più efficace arma per contrastare il fenomeno delle truffe online, sia la sensibilizzazione e l'informazione adeguata del consumatore. In modo tale che lo stesso, possa, preventivamente, riconoscerle ed evitare di rimanerne danneggiato.

Graziuso, spiega come delle semplici regole di informazione, possano sventare la truffa informatica. Si deve prestare attenzione, in primis, alla circostanza secondo la quale, nessuna banca o società di gestione di carte di credito, spedizione, ecc, richieda attraverso l'invio di mail, sms, whatsapp o telefonicamente, i dati personali del cliente; spesse volte, l'indirizzo da cui viene inviata la mail fraudolenta, non corrisponde a quello ufficiale dell'ente creditorio in questione, ma addirittura, ne è stato falsificato il logo; e ancora, nella maggior parte dei casi, l'oggetto della mail, è generico, scritto in inglese ed è come se volesse sottintendere una risposta ad uno scambio di mail precedente.

Vagliando la mail stessa, si può notare, come nel corpo testuale, siano riportati errori grossolani di ortografia. Con una formattazione del tutto imprecisa e con diversi errori grammaticali. Il fenomeno del phishing (mail) del vishing (telefonate), e dello smishing (sms), minacciano un danno economico, qualora si disattendesse la richiesta di inserimento dei propri dati personali, fino ad arrivare ad un millantato blocco della carta di credito, del conto corrente o di un pacco in consegna.

In altre circostanze, l'inserimento dei dati, viene indicato come condizione imprescindibile per riscuotere vincite o ottenere benefici imperdibili. La mail, l'sms, o il messaggio whatsapp fraudolento riporta un link di rimando ad un sito simile a quello ufficiale di enti creditori conosciuti, ma in realtà, non riporta agli stessi. Per tale motivo, si raccomanda, di non cliccare.

Quando queste trappole vengono smistate tra la posta indesiderata e quando invece non identificate dai nostri filtri informatici, è necessario informarsi adeguatamente, per riconoscerle e tutelarsi a riguardo. L'avvocato Graziuso, raccomanda, di non aprire, ma di cancellare immediatamente questo tipo di messaggi; di non avviare conversazioni telefoniche con soggetti o enti creditori sospetti, che più precisamente, richiedano al consumatore di fornire i suoi dati personali o coordinate riservate.

Se si dovesse, effettivamente, essere clienti di tale banca, o società di gestione del credito, provvedere a contattare l'ente in maniera ufficiale, e qualora si rimanesse vittime di truffa informatica, bloccare tempestivamente il proprio conto corrente, la propria carta di credito, informando l'ente creditorio di riferimento e sporgere regolare denuncia alla Polizia Postale.