Novità legislative sono in arrivo per ridare operatività alle banche dopo la situazione di blocco dei crediti di imposta e della loro cessione per i lavori edilizi che generano bonus e superbonus 110%. I cambiamenti potrebbero arrivare dalla conversione in legge del decreto "Aiuti", con un raggio temporale di qualche settimana dal momento che il provvedimento è in discussione alla Commissione Bilancio della Camera. Gli emendamenti presentati in sede di conversione riguarderebbero la possibilità di allungare il periodo di vendita e di cessione dei crediti per lavori in superbonus effettuati nel 2021 anche oltre il 31 dicembre 2022.

Inoltre, si lavora anche per prolungare la scadenza dello Stato di avanzamento dei lavori (Sal) relativo alle cosiddette "villette" e alle unità abitative unifamiliari. Da ultimo, i bonus edilizi potrebbero avvantaggiarsi di una nuova formula di cessione consistente nell'emissione dei Buoni poliennali del Tesoro (Btp).

Bonus e superbonus edilizi, più tempo alle banche per compensare i crediti di imposta del 2021

La politica si sta muovendo per far fronte alle difficoltà degli operatori nella cessione dei crediti dei bonus e superbonus edilizi e delle banche nell'acquisto di ulteriori crediti. Gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle alla conversione del decreto legge "Aiuti" vanno nella direzione di concedere più tempo alle banche e ai creditori dei bonus per effettuare le compensazioni.

Si cercherà, dunque, di evitare che gli istituti bancari ricadano nella situazione di esaurimento annuale del plafond di spesa dei crediti di imposta. Con questa finalità, dai partiti della maggioranza potrebbe arrivare la richiesta al governo di rifinanziare il superbonus 110% almeno fino a tutto il 2023. Si concederebbe alle banche, in questo modo, la possibilità di effettuare le vendite dei crediti maturati, eventualmente anche a soggetti la cui operatività è stata limitata dai precedenti interventi normativi - imprese, partite Iva ed enti - come propone Elisa Siragusa di Europa Verde.

In questa direzione procede anche l'altra possibile novità di cessione dei crediti di imposta dei bonus edilizi a fronte dell'emissione di Buoni Poliennali del Tesoro (Btp). In entrambi i casi si arriverebbe ad allungare i tempi di smaltimento dei crediti di imposta da parte delle banche che potrebbero compensare i crediti anche fino a 10 anni (almeno 5 anni nel caso dei Btp).

Oltre ad avere la possibilità di procedere con nuove operazioni di acquisto.

Superbonus 110% e bonus edilizi, quale soluzione all'esaurimento del plafond dei crediti di imposta?

L'alternativa alla soluzione per lo sblocco dei crediti di imposta del superbonus e dei bonus edilizi arriva dall'emendamento presentato dai deputati Riccardo Fraccaro, Antonio Federico, Patrizia Terzoni e Angela Masi del M5S che prevede la cessione integrale o parziale dei crediti risalenti all'anno 2021 e non fruiti entro l'anno 2022, anche agli anni successivi, entro il 2026. In questo modo, sia le banche che le compagnie assicurative avrebbero maggior tempo per effettuare un'ulteriore cessione, nell'ambito della quale potrebbe inserirsi anche la sottoscrizione dei Btp o la vendita alle piccole e medie imprese (Pmi) che hanno un rapporto di conto corrente verso la banca cedente.

Superbonus 110%, tra le novità anche la proroga delle villette unifamiliari

Sul tavolo del governo sono presenti anche altre novità di riforma dei bonus edilizi e del superbonus 110%. Infatti, è attesa la proroga della scadenza dello stato di avanzamento al 30% dei lavori riguardanti le villette e le unità abitative unifamiliari al 31 ottobre 2022. Gli emendamenti presentati sono attesi in discussione presso la Commissione Bilancio già entro la fine di questa settimana.