La cessione dei crediti dei bonus edilizi e del superbonus 110% è divenuta via via più onerosa, con i tassi applicati alle pratiche, anche per lo sconto in fattura, arrivati a essere sempre meno convenienti. Il risultato dell'andamento del mercato dei bonus e dei crediti delinea un quantitativo di pratiche in picchiata. È l'effetto che va ad aggiungersi alle difficoltà delle banche di continuare ad acquistare crediti di imposta e alla chiusura dei plafond di spesa, anche perché le risorse del superbonus sono state già tutte impegnate dai lavori conclusi o, quanto meno, avviati.
La situazione allarma non poco le forze di maggioranza che hanno presentato 944 correttivi nelle materie fiscali nel decreto sulle semplificazioni fiscali. Tra le novità attese per sbloccare i crediti di imposta anche la previsione di un nuovo e specifico documento che possa attestare la sussistenza dei requisiti per beneficiare della detrazione fiscale su bonus e superbonus.
Bonus edilizi, aperta una Commissione d'inchiesta sulla cessione crediti: risultati l'11 luglio 2022
Sulle condizioni applicate dalle banche alla cessione del credito dei bonus edilizi e del superbonus e sulle relative pratiche, Carla Ruocco del M5S presiede la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
La Commissione presenterà l'11 luglio 2022 i primi risultati ottenuti da un questionario inviato a 11 banche nazionali che operano nel settore della cessione dei crediti, più Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti. Si cercano risposte sulle vendite dei crediti di imposta, sui tassi applicati e, soprattutto, sullo stato delle pratiche e sul perché il numero delle nuove istanze sia in picchiata.
La seconda parte del monitoraggio della Commissione riguarderà anche l'Agenzia delle entrate. Dall'azione conoscitiva si punterà a portare al governo e al Parlamento dati certi per arrivare a modificare gli strumenti della cessione dei crediti e dello sconto in fattura sui bonus edilizi e sul superbonus.
Superbonus 110%, si attendono novità sulla cessione dei bonus e crediti dal Dl 'Semplificazioni fiscali'
Intanto, il Parlamento e il governo si stanno muovendo su un altro fronte per le modifiche al superbonus e ai bonus edilizi nell'ottica di far ripartire la cessione dei crediti e sbloccare il plafond delle banche. Se dalla conversione del decreto legge "Aiuti" si prevede che non arriveranno grandi novità, la battaglia tra le forze della maggioranza si è spostata sulla conversione del decreto delle semplificazioni fiscali. Su quest'ultimo provvedimento sono state depositate 944 emendamenti che verranno discussi nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Ma i tempi sono brevi per la pausa estiva prevista per l'8 agosto prossimo.
Da una prima scrematura, i correttivi dovrebbero scendere a non più di 300 ed essere accorpati per per tematiche e novità da introdurre nella cessione dei crediti dei bonus.
Bonus edilizi, le novità in arrivo luglio 2022: nuova certificazione in capo al cessionario, revisione norme superbonus 110%
Una novità sui bonus edilizi sulla quale le forze di maggioranza dovrebbero convergere in tema di cessione dei crediti è quella dell'istituzione di un nuovo documento che attesti la regolarità delle procedure di vendita. Si intende procedere, nell'ambito della cessione dei crediti, alla deresponsabilizzazione del cessionario mediante attestazione rilasciata dall'intermediario finanziario sull'avvenuta verifica dei presupposti che danno diritto alla detrazione fiscale.
Forza Italia, invece, si spinge anche per l'eliminazione della responsabilità in solido delle banche e degli intermediari finanziari ammessi in via esclusiva alle seconde e terze cessioni dei crediti dal Testo unico della Finanza. Il Partito democratico, invece, propone al governo di rettificare le modalità con le quali si possa procedere ad annullare le comunicazioni delle opzioni (cessione dei crediti di imposta e sconto in fattura) nel caso in cui contengano errori.
Infine, la maggioranza dovrebbe compattarsi anche nel rivedere l'obbligo di certificazione Soa (che entrerà pienamente in vigore a partire dal 1° gennaio 2023) per le imprese che effettuino lavori in superbonus 110%: questo passaggio dovrebbe permettere alle imprese di recuperare operatività negli interventi edilizi e di scongiurare l'uscita dal mercato di molte di esse, molte delle quali già danneggiate dalla sospensione della cessione dei crediti.