Per la serie BlastingTalks intervistiamo Giulia La Porta, ceo di Glivee. L’azienda è una piattaforma di e-commerce che punta a rendere facile, chiaro e semplice l’acquisto sostenibile. Su Glivee è possibile trovare consigli e suggerimenti per una quotidianità più eco-friendly, conoscere le storie di brand sostenibili e virtuosi e scoprire un’ampia offerta di prodotti eco-responsabili ed etici.
Blasting Talks è una serie d'interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali.
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Com’è nata l’idea di Glivee e per quale motivo avete deciso di diventare un punto di riferimento nel settore dell’eco sostenibilità?
Il concetto di sostenibilità è stato un aspetto fondante di Glivee fin dal primo giorno. Abbiamo deciso di diventare un punto di riferimento per proporre un modo più sostenibile di vivere, e per aiutare le persone a cambiare le proprie abitudini. Vendiamo prodotti che hanno un minore impatto ambientale e che sono distribuiti da brand in grado di assicurare una filiera etica, per esempio sulla retribuzione dei lavoratori e sulle materie prime utilizzate. D’altra parte, l’obiettivo è anche quello di creare consapevolezza, grazie alle nostre newsletter e ai social, attraverso la volontà di far maturare a poco a poco una consapevolezza diversa sulla sostenibilità.
Quali strategie seguite per individuare i fornitori e verificare l’ecosostenibilità dei prodotti?
Abbiamo sviluppato insieme ad ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, un nostro metodo del tutto digitale, che ci consente di verificare una serie di informazioni che i brand condividono sui prodotti.
Questo strumento è fatto da due parti: una di screening online e un’altra di questionario sviluppato con i professionisti di ALTIS, che va a indagare sulle caratteristiche del prodotto e sui processi produttivi alle spalle. Per esempio, viene chiesto qual è la fonte dell’energia utilizzata, come vengono gestiti gli scarti della produzione o quali iniziative vengono avviate per i lavoratori a livello di welfare, smart working e altre attività a supporto della realtà locale.
Questo ci consente di verificare con i brand tutta una serie di valori. Se il questionario restituisce un punteggio sufficiente, il brand viene pubblicato sulla piattaforma con i suoi prodotti.
Può raccontare come funziona il mercato dell’ecosostenibilità in Europa e qual è lo stato attuale della situazione?
Sicuramente è un mercato in crescita, sia nel panorama europeo che in quello italiano. Ha accelerato molto durante la pandemia, con cui è nata una maggiore consapevolezza e attenzione alle tematiche del benessere personale e ambientale. Nel nostro caso si è aggiunto al trend dell’ecosostenibilità quello della digitalizzazione e dell’e-commerce.
Quali consigli darebbe ai lettori per adottare uno stile di consumo maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale?
Innanzitutto la scelta non è mai buttare ciò che si ha per comprare qualcosa di nuovo all’insegna della sostenibilità. Il primo passo è invece di valorizzare ciò che si possiede già per trovare il modo di riutilizzarlo fino alla fine. Solo dopo ci si può orientare verso acquisti che possono riguardare realtà più etiche e che producono anche prodotti più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. Quindi quello che cerchiamo di evitare è la spinta al consumismo green. L’obiettivo è ridurre il numero di acquisti orientandosi verso scelte più sostenibili per ciò che è indispensabile o utile.
Guardando al futuro, quali sono le nuove tendenze emergenti nel settore? E quali sono i futuri progetti di sviluppo in Glivee?
Quello che noi vediamo per il futuro nel mercato è la continua affermazione di trend che stiamo già vedendo accadere. Come dicevo, i dati ci confermano una maggiore attenzione a un tipo di acquisto sostenibile. Stiamo inoltre vedendo l’emergere di nuove modalità come l’instant e-commerce, per esempio appoggiandosi a WhatsApp oppure altre piattaforme caratterizzate da una forte immediatezza. Abbiamo appena chiuso la campagna di crowdfunding e abbiamo tantissime idee da sviluppare. A partire dalla crescita del team, così come l’ingrandimento del catalogo. L’obiettivo resta quello di offrire ai nostri consumatori sempre maggiori novità a catalogo per trovare i prodotti migliori per loro.
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