Per la serie BlastingTalks intervistiamo il country manager Italia di Qonto Mariano Spalletti. Qonto offre un conto corrente professionale, carte di pagamento e funzionalità che semplificano le operazioni bancarie e contabili per le aziende e i professionisti.
Blasting Talks è una serie d'interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali. Leggi le altre interviste della serie sul canale BlastingTalks.
Partiamo dall’idea alla base dei vostri servizi: in che modo Qonto permette di semplificare la gestione dei pagamenti per aziende e professionisti?
Qonto nasce da un problema reale vissuto dai nostri founder nella loro precedente esperienza imprenditoriale, quello dell’inefficienza nel rapporto, da imprenditori, con le banche tradizionali. L’obiettivo è di rispondere alle esigenze di imprese e professionisti, semplificando la loro quotidianità finanziaria e contabile.
Quindi come avete perseguito questo scopo?
Per farlo abbiamo creato un servizio 100% digitale che combina tecnologia e design, con un servizio clienti ultra-reattivo, disponibile sette giorni su sette. La nostra value proposition è quella di semplificare l’operatività delle PMI e dei professionisti sulla gestione delle proprie finanze a 360 gradi. Dalle operazioni di banking, alla fatturazione, alle note spese aziendali, facendo risparmiare loro tempo prezioso da dedicare al proprio core business invece che ad attività amministrative.
In questa direzione, Qonto è una soluzione adatta a business di diversa natura e dimensione: può rappresentare un compagno di viaggio dell’impresa nel suo intero ciclo di vita, dalla costituzione della società lungo tutto il suo percorso di crescita.
Cosa vi differenzia dagli altri conti di pagamento aziendali online?
Ci sono diverse soluzioni sul mercato che mirano a risolvere singoli bisogni, come i pagamenti bancari, la gestione delle note spese aziendali, la fatturazione elettronica, etc.
Gli elementi che differenziano Qonto sono essenzialmente due: il “cosa” facciamo, e cioè il fatto di essere uno strumento completo e “all-in-one” che unisce al conto aziendale la possibilità di emettere e ricevere fatture elettroniche, semplificare la gestione delle spese aziendali e ottimizzare la contabilità. Il secondo è il “come” lo facciamo.
Con riferimento ad un prodotto estremamente intuitivo e semplice da usare, un customer support estremamente reattivo e pricing trasparente. Il risultato è un enorme risparmio di tempo e di energie, da poter dedicare al proprio core business e quindi a creare valore per la propria impresa.
Può descrivere qual è il vostro cliente tipo e in che modo utilizza i vostri servizi?
I nostri clienti sono soprattutto freelance e piccole e medie imprese (fino a 250 dipendenti) attive in diversi settori: dall’edilizia alle telecomunicazioni, dalla ristorazione alla consulenza, ma onestamente abbiamo clienti di tutte le dimensioni e operanti in qualsiasi settore. Da qualche tempo abbiamo introdotto anche uno “Starter Pack” rivolto a coloro che stanno avviando la propria attività.
Ci occupiamo quindi di servire le micro-imprese e i freelance con un'offerta basata prevalentemente su servizi di banking, senza dimenticare le imprese di medie dimensioni che hanno esigenze di expense management più strutturate. Qonto risponde inoltre anche alle esigenze degli stakeholder esterni all'azienda ma che interagiscono con essa in modo ricorrente, come ad esempio i commercialisti, fornendo loro, oltre all’accesso in sola lettura ai conti dei propri clienti, integrazioni con software di contabilità. Permettendo così di recuperare facilmente tutte le informazioni bancarie legate ai pagamenti.
Quale approccio seguite per innovare in un contesto tradizionale come quello dei pagamenti bancari?
La spinta verso il digitale in tutti gli aspetti della quotidianità è stata molto decisa in questi ultimi due anni e ciò ha coinvolto anche il settore bancario. Da una recente indagine Qonto emerge che oltre il 61% delle PMI possiede almeno un conto digitale. Tra queste, l'82% si ritiene maggiormente soddisfatta del rapporto con il proprio operatore di banking online rispetto a quello con le banche tradizionali. Tra le principali ragioni per le aziende che si ritengono insoddisfatte del proprio conto tradizionale emerge il costo elevato delle spese bancarie o la non sufficiente trasparenza (oltre il 50%). Altro fattore di insoddisfazione è il malfunzionamento della gestione digitale dell’account (24%), mentre per il 26% i propri consulenti bancari non sono abbastanza presenti.
Quindi qual è il vostro approccio all’innovazione?
Se vogliamo sintetizzare, l’innovazione (anche in un settore considerato tradizionale) passa sempre per: accessibilità, semplicità di utilizzo, completezza del servizio, qualità del supporto e trasparenza. Il risultato finale è un notevole risparmio di tempo e di energie: dal nostro primo osservatorio effettuato nel Q1 2021, circa l’80% dei nostri clienti dichiara che il principale beneficio dell'utilizzo di Qonto sia il risparmio di tempo (la metà di loro dice di risparmiare addirittura oltre mezza giornata di lavoro a settimana). In Qonto vogliamo inoltre offrire ai nostri clienti un prodotto continuamente aggiornato e sempre più “locale”, con tutte le integrazioni e funzionalità necessarie per essere all’avanguardia nella gestione delle proprie finanze aziendali in un contesto 100% digitale.
Qual è stato l’impatto delle recenti crisi (come la pandemia) sul vostro business? In che modo è cambiato il settore dei pagamenti digitali?
L’emergere della pandemia è stato sicuramente un momento che ha determinato una forte accelerazione del processo di digitalizzazione tanto dei consumatori quanto delle imprese, con un profondo impatto sul nostro settore. Quando è scoppiata l'emergenza Covid è stato fondamentale agire prontamente ed in particolare garantire la continuità del nostro servizio, da un lato, e agevolarne ulteriormente l'adozione, alla luce della situazione eccezionale. L'emergenza pandemica ci ha resi ancora più fedeli alla nostra mission e ai nostri obiettivi: abbiamo mantenuto un rapporto e una comunicazione costante verso i nostri clienti, per comprenderne al meglio i bisogni ed essere per loro un compagno di business, offrendo informazioni e soluzioni utili in generale in chiave business e non legate strettamente al prodotto che offriamo, proposte direttamente da noi o dai nostri partner.
Guardando al futuro, su quali progetti di sviluppo state lavorando e quali nuovi servizi avete in programma?
Fin dal lancio del servizio in Italia, Qonto ha adottato una strategia che si basa su un approccio “glocal”, focalizzata su un attento ascolto e sull’analisi dei bisogni dei clienti e sulla capacità di lanciare in maniera rapida ed efficace integrazioni e funzionalità ad hoc dedicate al mercato locale. Tra le novità più recenti, oltre al lancio dell’F24 (prima Fintech di sempre a farlo), cito senz’altro la nuova integrazione con pagoPA, la piattaforma nazionale di pagamento per tributi, imposte o rette verso la Pubblica Amministrazione e altri soggetti aderenti. Oltre a questo abbiamo anche recentemente lanciato la fatturazione elettronica, tema molto importante per il nostro Paese, essendo dal 2019 obbligatoria per le società, e da questa estate anche per buona parte dei liberi professionisti a regime forfettario.
Una scelta estremamente coerente con l’obiettivo di costruire la soluzione “all-in-one” per gestire le finanze aziendali a 360. Continueremo a procedere in questa direzione, ascoltando attentamente i nostri clienti e il nostro target di riferimento, per sviluppare soluzioni che rispondano alle loro reali necessità.
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