D'improvviso ci si accorge della massa imponente all'arrivo di codesti migranti, in un pseudo limpido stupore dell’immensità, arrancando lungo il percorso sorpreso dal sole, navigando nei loro pensieri tra frustrazione e futili arroganze. Come di consueto, vi sono i soliti moralisti ed enti caritatevoli “chiaroveggenti” sembrerebbe che loro abbiano una soluzione politica a portata di mano, fittizi altruisti dell’ultimo momento, adducendo ad un necessario utilizzo dei migranti, per manodopera nuova e fresca, ravvivando le casse dei tributi; quasi a voler significare che manca una manodopera inconsueta e di un bisogno essenziale, dimenticando le già preoccupanti problematiche pregresse di una disoccupazione interna, percentualmente elevata in ogni singolo Paese dell’Unione; il dialogo viene privilegiato sulla falsa riga di un altruismo e di una incompresa ragione di Stato sociale, welfare interni abbattuti, sgretolando con facilità una giusta prestazione dovuta e spettante, ai già indigenti concittadini sull'orlo della povertà.
Paventare rigenerazioni possibili e rinnegarle con forza
In questo contesto non viene ravvisato nessun tipo di opportunità, per nessuna delle parti in causa, la loro presenza sul territorio non è facilmente digeribile, in special modo da chi ha condotto la propria esistenza con sforzo e sacrificio, ed è opinione generale che chi non ha problemi ama il prossimo suo come se stesso. Il politico non può pretendere una forzata solidarietàavendo disatteso il suo mandato: nel privato chi non è in grado viene licenziato, troppo comodo fare politica risolvendo i problemi al momento, in forma palliativa, un buon statista è lungimirante quasi a prevenire i futuri errori e non di riflesso farli pagare al cittadino, lasciando solo spazi a lobby e rivalità.
Le altisonanti dichiarazioni di accoglimento, le repentine smentite, il rigore e la fiscalità ad opera del Nord Europa, le manchevoli e disattese politiche esteree quant'altro ancora, sta a significare che è inesistente una consapevole unione: essa non si è formata ancora, assurdo dire che basti avere una moneta unica per essere coordinatamente coesi, considerando che la stessa non è di proprietà dell'Unione.
Inoltre, non è il caso di insistere per un necessario bisogno di cessione di sovranità per ottenere carta bianca.
Presuntuosamente e pretestuosamente, il politico sbaglia, in quanto insano, non pragmatico, nè lungimirante nè innovativo.
Vecchia Europa prospetticamente incapace e immotivata
Negli ultimi 60 anni vi sono state solo squallide e poco costruttive politiche, mancando di rilievo e sagacità nonché una coesa e tangibile strategia.
Oggi i migranti premono per entrare sempre con più facilità, penalizzando il già residente, detronizzato senza alcuna motivazionel'Europeo sgomento e costernatoche ha supportato con sacrifici una diligente prestazione lavorativa e motivate parcelle di tassazione, ottenendo solo ed esclusivamente una soddisfacente vita normale e un benessere precluso. In questi ultimi tempi la gente si è discostata dalla politica, la concussione e i corrotti sono all'ordine del giorno creatosi in modo esponenziale, il politico coevo è senz'altro un estemporaneo propulsore a tutto ciò, tenendone a distanza il giovane promettente; pertanto, l’epurazione dell’incompetente e scarsamente motivato resta necessaria, il politico rampante non sarà mai uno statista, essi danno solo uno squallido difforme intendimento della stessa, sferzando il colpo di grazia su una già lenta agonia ed infine morire di inedia uccidendone la speranza.