Come era prevedibile in Serbia le elezioni anticipate sono state vinte da Vučić che deve decidere da che parte stare. Perché se da un lato sta conducendo la Serbia verso l'Europa e conseguentemente verso la NATO, dall'altro mantiene rapporti con Mosca, tanto che la stessa Russia, appena eletto, ha inviato un messaggio confidando nel fatto che i rapporti tra Serbia e Russia possano continuare come prima e consolidarsi. Ma, come la storia ha insegnato, non si può rimanere con un piede in due scarpe. La Serbia è in mano a due destre, una che spinge verso Mosca, una verso l'Unione Europea, nonostante, in base a dei sondaggi, i serbi sembrano essere contrari all'entrata di questo Paese nella UE.

E' notizia di queste ore che il Kosovo, per la prima volta, ha vietato l'ingresso nel suo Paese a due ministri serbi, quello alla difesa ed all'interno. Precedentemente tali restrizioni riguardavano un leader politico serbo, ed il capo di Stato Maggiore. Ciò come atto di protesta per il presunto occultamento di documentazione per la ricerca di crimini di guerra. D'altronde in materia di crimini di guerra anche la Serbia ha subito diverse ingiustizie.

I missili NATO sul treno 393

Come dimenticare la drammatica vicenda del treno 393? Treno che in quel maledetto 12 aprile del 1999, viaggiava in direzione di Skopje e verrà colpito dai missili della NATO. Il treno verrà colpito sul ponte e Bistrička nella zona nota come gola di Grdelica.

Una gola che divorerà non si sa ancora oggi quante vittime, una gola che assolverà la NATO. Secondo i dati ufficiali, si parla di una quindicina di vittime ed e una cinquantina di feriti, tra cui anche bambini, ma è certo che si uccisero più persone, perché alcuni resti non sono mai stati trovati. Persero la vita anche due ferrovieri, il conduttore, Zoran Jovanovic, e Petar Mladenovic.

Le giustificazioni portate dalla NATO furono che la colpa era praticamente del treno, perché è apparso all'improvviso nel mirino, E per il secondo missile, il pilota accortosi che il ponte era ancora in piedi, ha deciso di sparare ancora senza prendere in considerazione il fatto che il treno, investito dal precedente missile, era praticamente slittato in avanti.

Il tutto venne etichettato come banale errore di giudizio e non "comportamento irresponsabile", o meglio effetto collaterale di una guerra maledetta. Insomma la situazione è calda, ed andrà certamente monitorata con attenzione, soprattutto in un contesto mondiale che potrebbe precipitare totalmente a destra, se Trump,visto, ovviamente,bene anche da Putin,continuerà ad avere successo in America