Oggi, 7 luglio, si apre il g20 di Amburgo, ma già alla vigilia, ieri sera, si sono registrati violenti scontri con decine di arresti tra i manifestanti e le forze di polizia che presidiano la città. E' stata una lunga notte ad Amburgo dove oggi si apre ufficialmente il G20. La città è stata letteralmente presa d'assalto da migliaia di manifestanti, già nel tardo pomeriggio di ieri, quando si sono verificati i primi scontri. Impressionante lo spiegamento di forze dell'ordine e per garantire la sicurezza sono state impiegate in tutto 20 mila persone.

15 mila agenti di polizia locale, 3.800 federali e 2.500 dell'anti-crimine. Rigoroso poi il divieto di sorvolare la città, anche con i droni che sarebbero intercettati e riportati a terra.

'Benvenuti all'inferno'

Ma ieri, poco dopo la partenza ufficiale del corteo il cui slogan "benvenuti all'inferno" non lasciava presagire nulla di buono, la situazione è subito degenerata nella zona del mercato del pesce, dove gli agenti hanno chiesto invano ad un gruppo di black bloc di togliersi le maschere. A quel punto alcuni dimostranti hanno lanciato mattoni e bottiglie contro i poliziotti che hanno risposto con idranti e spray urticanti. E' stato l'inizio di una battaglia che non è finita neppure quando gli organizzatori anti-G20 hanno sospeso la manifestazione.

Decine i fermi e molti anche i feriti, da una parte e dall'altra.

Attesi circa 100 mila manifestanti

Ad Amburgo in queste ore sono attesi circa 100 lima manifestanti, tra questi ottomila sono ritenuti potenzialmente pericolosi e violenti dalle forze dell'ordine. I disordini sono proseguiti anche questa notte e per la polizia almeno 6 mila black bloc si sono spostati velocemente in città, distruggendo negozi e dando fuoco alle auto posteggiate.

Scene viste e riviste che oggi e domani potrebbero ripetersi oscurando il vertice e i vari incontri bilaterali previsti nelle prossime ore. Un problema enorme per la Cancelleria Merkel che sul G20 ha puntato molto e, se dimostrasse di non garantire sicurezza e tranquillità, perderebbe credibilità anche in vista delle elezioni di settembre.

Nell'agenda dei lavori del G20 che si apre oggi ad Amburgo, domina su tutti gli altri, il faccia a faccia tra il Presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump arrivato direttamente da Varsavia. Dalla capitale polacca, dove si trovava in visita, Trump ha accusato la Russia di avere un comportamento destabilizzante in Ucraina e di essersi mischiata nelle elezioni americane. Una mossa che riscalda gli animi, in vista del bilaterale Trump-Putin, previsto per le prossime ore.