Si è quasi conclusa l’avventura della nave Aquarius che, diretta a Marsiglia, si è vista negare l’accesso al porto scatenando l’ennesimo incidente diplomatico in Europa sulla materia immigrazione. I 58 migranti, la maggior parte libici, a bordo della nave ong ora diretta a Malta, saranno suddivisi fra Portogallo, Spagna, Francia e Germania.

Una soluzione a 4 per l’Aquarius

Il viaggio è però lungo e, date le cattive condizioni meteo che prevedono onde alte fino a 5 metri, i migranti verranno trasferiti su una motovedetta maltese. L'iniziativa di una soluzione a quattro è frutto francese, la stessa Francia che però ha negato alla nave umanitaria di sbarcare a Marsiglia adottando il ‘metodo Salvini’ dei porti chiusi e invocando la divisione dei migranti in Europa.

Il premier di La Valletta scrive che ancora una volta Malta e Francia si sono fatte avanti per risolvere l'impasse dei migranti, alludendo all'assenza italiana. Sulla possibilità dell’Aquarius di sbarcare in un porto italiano il ministro dell’Interno italiano era stato chiaro: "Possono restare in mare anche sei mesi" aveva dichiarato. Il presidente Macron non perde l’occasione per attaccare l’Italia, che ha negato lo sbarco all’Aquarius, e la sua Politica dei ‘porti chiusi’, accusandola di irresponsabilità: ''C'è una crisi politica tra l'Italia e il resto dell'Europa’ afferma, sottolineando che se 'una nave è in una situazione umanitaria deve recarsi nel porto più vicino'’, cioè l’Italia. A criticare la linea dura sui migranti del nostro paese anche Said Ahamada di En Marche, il partito di Macron, che ha richiamato l'Italia al rispetto delle regole.

Anche il ministro francese per gli Affari Europei, Nathalie Loiseau, si esprime in merito alla questione e afferma che ''l’idea di chiudere i propri porti a delle persone in pericolo è contrario al diritto e all'umanità''.

La replica del governo italiano alle accuse francesi

Veloce la replica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che al momento si trova a New York per l’Assemblea generale dell’Onu, che nega una crisi del rapporto dell'Italia con l'Europa e con la Francia.

Giorgia Meloni, leader di FdI, difende il governo italiano e dichiara che l'Italia non può prendere lezioni da chi lucra sulla miseria, ovvero la Francia. Immediata la risposta di Matteo Salvini alle accuse del presidente francese: "Non accettiamo lezioni di diritto o di umanità da parte del signor Macron il quale ha blindato le frontiere con l'Italia e ha respinto più di 50mila immigrati".