Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito connesso al piano Giannini-MIUR pro riforma della Scuola: a tenere banco in queste ultime ore sono le dichiarazioni rilasciate dal ministro della PA, Marianna Madia, che dopo aver candidamente ammesso che il blocco della contrattazione per il pubblico impiego è ‘una vera ingiustizia’ ha scatenato reazioni a catena di docenti e sindacati di categoria.



Eppure l’aumento di stipendio per i docenti era un punto che Renzi aveva evidenziato all’inizio del proprio mandato anche tramite frasi molto forti: ‘Gli insegnanti sono degli eroi con stipendi ridicoli o quasi’.

Il piano Giannini-MIUR di riordino della Scuola costituisce l’occasione perfetta per mantenere fede alla parola data: Renzi, perché non intervenire allora?

MIUR, Scuola e piano Giannini: contratto e aumento stipendi in alto mare - Madia: ‘Una vera ingiustizia’



Come accennato in apertura, non accenna ad attenuarsi il dibattito connesso al piano Giannini-MIUR di riassetto dell’universo della Scuola: il ministro Madia ha infatti sottolineato che il blocco delle contrattazione per il pubblico impiego è ‘un’ingiustizia’, con ciò scatenando la reazione di docenti e sindacati di categoria.



L’Anief ha in particolare sottolineato come la stabilizzazione dei precari costituisca uno dei punti fondamentali della Carta Sociale Europea che l’Italia sta clamorosamente mancando di rispettare: l’ipotesi sarebbe quella di inserire il turn over per tutti coloro che prestano servizio da almeno tre anni, una proposta che l'Onorevole Silvia Chimienti ha tenuto a ribadire con forza: ‘Il 27 marzo scorso abbiamo discusso una mozione alla Camera - ha dichiarato la deputata del Movimento Cinque Stelle recentemente intervistata in esclusiva per Blasting News dal collega Pier Luigi Crivelli - in cui si chiedeva di assumere i precari che avessero superato concorso o fossero in possesso di abilitazione e avessero tre anni di servizio'.



Delicatissima anche la questione dell’incremento degli stipendi: il piano Giannini-MIUR prevede si aumenti retributivi, ma solo per i docenti della Scuola impegnati in attività extracurriculari o incarichi suppletivi (vice preside e simili). Non era quello che aveva promesso Renzi.

MIUR, Scuola e piano Giannini: aumento di stipendio preciso impegno assunto da Renzi



Appena insediatosi e divenuto Premier, Renzi sottolineò che la Scuola sarebbe stata posta al centro del proprio mandato: la questione connessa all’aumento degli stipendi era considerata tra le più urgenti - ‘Gli insegnanti? Eroi con stipendi ridicoli’ aveva dichiarato al riguardo il neopremier - e adesso che il ministro Giannini e il MIUR stanno provvedendo a studiare un riassetto della Scuola è necessario che si intervenga per mantenere fede alla parola data.



Il programma Giannini prevede retribuzioni maggiorate solo per chi ricopra incarichi extra aggiungendo la beffa delle supplenze brevi effettuate in forma gratuita, niente di più diverso insomma da quanto lo stesso Renzi aveva promesso. Il testo giungerà presto sulla sua scrivania, la speranza è che mantenga fede a quanto dichiarato tempo fa. Ne va dell’onorabilità di una categoria troppo spesso vessata dalle Istituzioni del nostro paese. Renzi, perché non intervenire dunque?