Cresce l'attesa per la presentazione della proposta di legge Giannini-Reggi sul tema della riforma della Scuola: il disegno di legge dovrebbe essere posto sulla scrivania del presidente del Consiglio, entro venerdì prossimo 18 luglio. Sui possibili contenuti si è già parlato diffusamente, anche se, in realtà, le dichiarazioni del sottosegretario del Miur (peraltro già parzialmente smentite) e quelle del ministro dell'Istruzione sembrano essere piuttosto divergenti. In particolar modo, la questione dell'aumento delle ore di lavoro settimanali appare piuttosto offuscata.


Miur, scuola, Onorevole Stefania Giannini 'Aumento ore di lavoro insegnanti non è in agenda' 

Il polverone sollevato dall'intervista rilasciata da Roberto Reggi al quotidiano 'La Repubblica' si è già in gran parte dissolto con la smentita dello stesso durante il suo intervento ai microfoni della Rai, nella trasmissione 'Radio Anch'io': 'Mai parlato di 36 ore' ha negato l'ex sindaco di Piacenza, affermando di non essersi mai sognato di dire una cosa di questo genere.
Tanto rumore per nulla? Sembrerebbe proprio di sì, perchè anche il ministro Stefania Giannini, interpellata proprio in merito alla ventilata ipotesi di un aumento delle ore degli insegnanti, ha seccamente risposto che questo 'non è un tema in agenda'.


Miur, scuola, Giannini-Reggi, aumento ore docenti: dietrofront o bufala?

Chi ha seguito le vicende degli ultimi giorni e le dichiarazioni di Roberto Reggi non può che trarre due conclusioni: 
1) l'aumento delle ore settimanali per gli insegnanti (36 o meno che fossero) era stato messo in preventivo dal Miur ma, viste le durissime reazioni dell'ambiente scolastico, si è deciso di fare dietrofront, un pò come successe con la proposta dell'ex ministro Profumo; 
2) l'aumento delle ore settimanali è stato solo frutto di un malinteso strumentalizzato ad hoc per far si che il malumore tra il personale scolastico lievitasse ulteriormente: si, ma a che scopo?
Non ci resta che attendere di conoscere i dettagli del piano Giannini-Reggi: proprio come ha detto qualche giorno fa il sottosegretario del Miur, solo allora sapremo la verità.