In un contesto previdenziale al momento in grande fermento abbiamo deciso di proporvi una panoramica relativa al calcolo della pensione 2014 per statali, autonomi e dipendenti privati; oltre ai requisiti Inps attualmente previsti per l’accesso alle Pensioni di vecchiaia e anticipata per uomini e donne e all’opzione contributivo, analizzeremo le novità che potrebbero presto arrivare dal mondo della politica. Soffermandosi per un attimo su queste ultime, il quadro appare molto variegato: da una parte l’ormai prossima ratifica della riforma della PA (manca solo l’ok del Senato) porterà all’ufficializzazione della possibilità di accesso al pensionamento a quota 62 anni senza penalizzazioni purchè si siano già maturati i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata, dall’altra la riforma strutturale del comparto previdenza che stando alle parole del ministro del lavoro Poletti arriverà con la Legge di Stabilità.

Entriamo adesso nel dettaglio cercando di capire come calcolare la pensioni 2014 per statali e privati e quali siano i requisiti INPS per l’accesso a pensioni di vecchiaia e anticipata per uomini e donne. Come già accennato, dedicheremo un piccolo focus anche all’opzione contributivo.

Calcolo pensione 2014 statali e privati: i requisiti INPS e l’opzione contributivo



Per affrontare il capitolo connesso al calcolo della pensione 2014 per statali e privati esaminiamo sin da subito i requisiti INPS previsti per l’accesso alle pensioni di vecchiaia per uomini e donne: partendo da queste ultime, sono richiesti 66 anni e 3 mesi per le dipendenti statali, 64 anni e 9 mesi per le lavoratrici autonome e 63 anni e 9 mesi per le lavoratrici del settore privato. Leggermente diversi i requisiti INPS previsti per gli uomini, a cui servono 66 anni e 3 mesi di età a prescindere dal settore lavorativo di impiego. Il calcolo della pensione 2014 per statali e privati deve però tenere in conto anche i dettami INPS riferiti all’accesso alla pensione anticipata: 41 anni e 6 mesi per le donne, 42 anni e 6 mesi per i colleghi uomini. L’opzione contributivo è invece appannaggio delle sole donne: l’istituto consente alle lavoratrici di abbandonare l’impiego raggiunti i 57 o 58 anni d’età più 35 di contributi, il tutto a fronte di assegni decurtati di circa il 20% rispetto a quelli tradizionalmente computati col retributivo. L’opzione contributivo consiste però in un regime sperimentale che scadrà nel 2015: il governo ha già promesso una proroga, ma sin qui non si è assistito neanche all’ombra di un provvedimento. Per effettuare invece il calcolo della pensione 2014 per statali e privati esistono numerosi strumenti online: si tratta di supporti affidabili ma non infallibili, consigliamo dunque sempre un colloquio con addetti INPS specializzati o con intermediari abilitati. I software più noti sono quello de Il Sole 24 Ore (che consente anche di calcolare la pensione integrativa), del portale Irpef.info e del sito MioJob, parte integrante del network di Repubblica.

Calcolo pensione 2014 statali e privati, le novità dalla politica



Parlando di calcolo della pensione 2014 per statali e privati non possiamo non sottolineare che il regime normativo appena esposto potrebbe mutare. In primo luogo, come già accennato, sarà quasi certamente possibile accedere al pensionamento raggiunti i 62 anni d’età senza penalizzazioni a patto che si siano già maturati i requisiti di accesso alla pensione anticipata. In secondo luogo sarà introdotto il pensionamento d’ufficio per i dipendenti statali, che potranno essere ‘pensionati’ dall’Amministrazione una volta raggiunti i requisiti di servizio ma comunque mai prima dei 62 anni (limite che sale a 65 per i medici ospedalieri e a 68 per medici primari e professori universitari). Dopo la riforma della PA toccherà al ministro Poletti imbastire una manovra strutturale: tante le ipotesi sul tavolo tra cui anche l’estensione dell’opzione contributivo agli uomini, ma è davvero troppo presto per fare delle previsioni.