Non si esaurisce il dibattito in tema di riforma delle pensioni 2014 di Renzi e previdenza: le ultime notizie riguardo a precoci e Quota 96 tendono purtroppo al negativo, con i primi passati nel giro di pochi giorni dall’euforia alla polvere e i secondi sempre più consapevoli di una situazione davvero ardua da sbrogliare. Partendo dai lavoratori precoci, la situazione sembra essere peggiorata nel giro di pochi giorni: appena una settimana fa il ministro Poletti aveva fatto cenno alla possibilità di prevedere, in seno alla Legge di Stabilità, la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età, ma il richiamo del FMI prima e l’ufficializzazione del quantitativo di risorse necessarie a sostenere il Jobs Act poi hanno decisamente cambiato le carte in tavola.
Il Fondo Monetario ha invitato il nostro paese ad abbassare la spesa previdenziale, mentre Renzi ha comunicato che all’interno della Legge di Stabilità verranno contabilizzate risorse per oltre 2 miliardi di euro col fine di finanziare il Jobs Act e l’assegno universale di disoccupazione, tutti fattori che sommati mettono a forte rischio la riforma delle pensioni 2014 che sarebbe dovuta arrivare a margine della stessa Legge di Stabilità. Riforma delle pensioni 2014 lontanissima anche per i Quota 96, che ad un contesto previdenziale complessivamente difficoltoso devono affiancare la mancanza di una decisa volontà politica del governo Renzi, che al momento non sembra intenzionato ad affrontarne la vertenza.