In vista della prossima Legge di Stabilità continua il silenzio intorno al comparto previdenziale: in molti si chiedono se verranno attuate misure concrete a favore della pensione anticipata e/o del prestito Inps che potrebbero risolvere almeno in parte i danni provocati dalla famigerata Riforma Fornero.

Il premier Renzi al momento è concentrato sulla Riforma del Lavoro e sulla cancellazione dell'art 18: l'opinione pubblica, nonostante le mille perplessità sulla bontà o meno del Jobs Act, confida che entro breve si chiuda questo capitolo e che il Governo inizi seriamente a pensare ad una Riforma Pensioni in grado di risollevare gli animi di tutti quei lavoratori ancora in attesa di risposte circa il proprio futuro previdenziale, pensiamo a : Quota 96 della scuola, lavoratori disagiati (usuranti e precoci),etc..



Tra le possibili novità del 2015 potrebbero esserci sia la pensione anticipata con premi e penalizzazioni, ossia la pensione anticipata a 62 anni sponsorizzata da Damiano, quanto il prestito pensionistico Inps di Poletti.

Pensione anticipata a 62 anni con premi e penalizzazioni: a quanto ammontano?

Cesare Damiano ha più volte incalzato in Governo Renzi affinché passasse la sua proposta di prepensionamento che funzionerebbe così: possibilità di accedere alla pensione anticipata a 62 anni d'età avendo maturato 35 anni di contributi, o a 41 anni contributivi indipendentemente dall'età anagrafica. Il meccanismo si baserebbe su un sistema di premi e penalità così calcolate: 2% in meno sull'assegno pensionistico finale per ogni anno di uscita anticipata.

Nello specifico si andrebbe incontro a penalizzazioni da un massimo dell' 8% per chi decidesse di andare in pensione a 62 anni, fino ad un minimo del 2% per chi decidesse di lasciare il lavoro a 65 anni. Stesso meccanismo per i premi: un incremento del 2% sull'assegno pensionistico per ogni anno di lavoro in più. Il lavoratore che decidesse, invece, di lasciare il lavoro a 66 anni, età richiesta dall'attuale Riforma Fornero, non andrebbe incontro né a premi né a penalizzazioni.

La proposta, voluta dalla maggioranza dell'opinione pubblica, potrebbe andare incontro a problemi di copertura finanziaria: infatti, stando all'ultima stima effettuata dall'Inps, per un intervento di questo tipo occorrerebbero 40 mld di euro.

Prestito Inps: di cosa si tratta e a chi è diretto?

Altra proposta fatta dal Ministro Poletti, che potrebbe rientrare tra le novità del 2015, riguarda il Prestito Inps, già proposto in passato da Giovannini: si tratterebbe precisamente dell'assegno pensionistico anticipato (APA).

Il lavoratore a cui mancano pochi anni per accedere alla pensione potrebbe dunque usufruire di un ponte previdenziale per accedere immediatamente alla pensione contraendo un prestito con l'Inps. Il prestito dovrà poi essere ripagato dal lavoratore, senza interessi, con minime decurtazioni mensili una volta raggiunto l'assegno pensionistico finale.

Pensione anticipata con premi e penalizzazioni e Prestito Inps: fase di stallo?

Il Governo non pare muoversi in nessuna delle due direzioni: bisognerà dunque attendere l'inizio dei lavori sulla Legge di Stabilità, per capire se il premier Renzi avrà deciso di trasformare oltre al mercato del lavoro anche il comparto previdenziale. Sono in molti a sentenziare che senza un riassetto del sistema previdenziale in uscita, difficilmente si risolleverà il mercato lavorativo in entrata, rendendo dunque vani tutti gli eventuali buoni propositi insiti nel Jobs Act.