Resta molto difficile decifrare lo stato d'animo dei lavoratori disagiati che si trovano a confrontarsi con la nuova proposta di Cesare Damiano al Governo Renzi. Dopo essere tramontata ogni possibilità di pensionamento anticipato con il progetto precedente, che prevedeva l'accesso all'Inps a 62 anni di età con 35 anni di contribuzione, ora i pensionandi si trovano a cercare di raccogliere i cocci e fare buon viso davanti al nuovo stato di fatto. Purtroppo il Paese non può (o come direbbero alcuni non vuole) spendere i 30 o 40 miliardi di euro necessari a sanare in via strutturale le tante situazioni che si sono aperte con la Riforma Fornero del 2011: stiamo parlando dei lavoratori precoci, che hanno accumulato sulle proprie spalle oltre quattro decenni di contribuzione e che nonostante ciò non possono ottenere il pensionamento a causa dell'età (considerata troppo bassa).

Situazione similare per chi ha svolto lavori usuranti. Si entra addirittura nel paradosso quando si parla dei lavoratori pubblici quota 96, che il diritto formale al pensionamento lo avrebbero già maturato. Ma anche gli esodati, oggetto di continue salvaguardie a termine, richiedono un intervento che sia davvero strutturale. Ora la nuova proposta di Damiano prevede di offrire il pensionamento anticipato con quota 100: ma cosa ne pensano i lavoratori?

I commenti dei lavoratori disagiati: "si è voluto far cassa su chi ha lavorato una vita"

È chiaro che tra le situazioni appena elencate sia molta la delusione per la mancanza di un intervento sanatorio da parte degli esecutivi succedutisi in questi anni; non possono essere che dure le reazioni dei commentatori, che hanno espresso la propria opinione sul nostro precedente articolo.

Afferma G.R.: "l'annullamento della riforma Fornero riguardante le Pensioni non può mettere in ginocchio il Paese, sono frottole: quello che ha messo in ginocchio l'inps è assorbimento dell'inpdap, con i suoi 31 miliardi di debiti nel 2012, contributi che lo Stato non ha mai versato e ora lo paghiamo noi lavoratori dipendenti, il sistema pensionistico italiano era già solido".

Di opinione similare anche un altro nostro lettore: "la gente è stanca [...] Siate seri almeno una volta e cercate di essere coerenti [...] Prima la Fornero con la sua cervellotica legge, poi voi tutti a criticare la legge Fornero, ma nessuno a modificarla". Possibilista invece un altro commentatore, che si firma come Orizzonti Nuovi: "Quota 100 è il compromesso più accettabile che ci possa essere, altrimenti c'è la strada referendaria della lega o una class action contro lo stato per i diritti acquisiti.

I diritti acquisiti in questo Paese non possono valere solo per i pensionati ricchi".

Il nuovo Progetto Damiano: che cos'è la quota 100?

Nella pratica, dopo aversi visto respingere il pensionamento anticipato a 62 anni di età, Cesare Damiano (Presidente della Commissione Lavoro alla Camera) ci riprova, proponendo di aprire le porte dell'Inps a tutti coloro che tra contributi versati ed età anagrafica totalizzano la quota 100. In questo modo, si potrebbe andare in pensione con 58 anni di età e 42 anni di contribuzione, oppure 59 nove anni di età e 41 di versamenti e così via. L'idea di fondo è che questo sistema possa riuscire a sanare la maggior parte delle situazioni di disagio lavorativo, senza pesare in modo preponderante sui conti dello Stato. Come sempre, restiamo a vostra disposizione per far sentire la vostra voce con i commenti, mentre potete cliccare sul pulsante "segui" se volete ricevere gli ultimi aggiornamenti.