La tassazione su rendimenti dei fondi Pensioni e delle casse previdenziali verrà ridotta rispettivamente al 12,5% e al 20%, rispetto a quanto previsto dal disegno di legge di Stabilità 2015 approvato alla Camera dei Deputati che prevede interventi di modifica della riforma delle pensioni del Governo Monti sia sulla pensione anticipata che sulle pensioni d'oro.

Legge Stabilità 2015, sciolto il nodo Fondi pensioni, verso tasse 12,5% su investimenti

Ma a tenere banco nelle ultime ore di vertici per gli ultimi ritocchi al ddl di Stabilità 2015 al vaglio del Senato della Repubblica la questione degli aumenti delle tasse sui rendimenti dei fondi pensione che incide anche sulle pensioni integrative.

La precedente formulazione prevedeva un aumento delle tassazione sui rendimenti dei fondi pensione dal 20 al 26% mentre adesso dovrebbe essere ridotta al 12,5% e al 20% per la quota di investimenti di medio-lungo periodo nell'economia secondo quanto prevede una riformulazione di un emendamento del senatore del Partito democratico Giorgio Santini, relatore del disegno di legge di Stabilità 2015 a Palazzo Madama.

Riforma pensioni, pensione anticipata e pensioni d'oro: confermate novità approvate alla Camera

Mentre non sembrano al momento registrarsi novità al Senato per quanto riguarda la cancellazione delle penalizzazioni sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci e sui tetti alle pensioni d'oro dei alti burocrati di Stato previste nella riforma pensioni Fornero; quindi verrebbero così confermate le misure introdotte nella manovra economica e finanziaria del Governo Renzi approvata dalla Camera dei Deputati presieduta da Laura Boldrini.

Non c'è niente da sperare in questa legge di Stabilità, a quanto pare, per le pensioni degli insegnanti esodati della cosiddetta Quota 96 scuola e nemmeno per l'estensione del bonus fiscale da 80 euro al mese anche ai pensionati, come chiedono sindacati e organizzazioni di categoria.

Pensione anticipata per tutti nell'agenda del Governo Renzi, Damiano: approvare ddl Pd

Resta da sciogliere il nodo della pensione anticipata per tutti e non solo per i lavoratori pubblici come prevede la riforma Pa e pensioni del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti - che venerdì 19 dicembre insieme al premier Matteo Renzi incontrerà i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo e Paolo Capone - ha fatto sapere che nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata sono nell'agenda del Governo Renzi per il 2015.

E di un provvedimento ad hoc per la pensione anticipata - reclamata anche dal commissario straordinario dell'Inps Tiziano Treu - ha parlato nei giorni scorsi anche il relatore del ddl Stabilità 2015 Giorgio Santini. La minoranza del Pd, con in testa il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano incalza il Governo Renzi sollecitando l'approvazione del ddl presentato da tre parlamentari del Pd che prevede la pensione anticipata per tutti a partire da 62 anni con 35 anni di contributi. Ma ancora non sembra che su questa proposta ci sia l'accordo tra i dem e in seno alla maggioranza di cui fanno parte anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e Scelta civica di Stefania Giannini.