Prosegue la situazione di stallo vissuta dai lavoratori ATA e dagli insegnanti quota 96 che operano nel comparto della Scuola pubblica. Per chi ancora non lo sapesse, si stratta di persone che hanno perso la possibilità di andare in pensione a causa di una svista nella legge Fornero, nonostante avessero legalmente maturato il diritto alla quiescenza attraverso l'accumulo di 35 anni di contribuzione più 61 anni di età anagrafica (oppure di 36 anni di versamenti uniti al raggiungimento dei 60 anni). Purtroppo la questione è iniziata nel lontano 2011 e si è protratta nel tempo senza che si potesse concretizzare l'agognata sanatoria, tanto che anche con i provvedimenti più recenti la soluzione maggiormente percorribile secondo la politica è stata quella di una rimodulazione delle mansioni attraverso la riforma della "buona scuola", approvata verso la fine del 2014.

Ma i Quota 96 proseguono nel chiedere il diritto al pensionamento, anche perché sempre verso la fine dello scorso anno una sentenza approvata presso il Tribunale di Salerno ha riconosciuto per 42 insegnanti l'accesso all'Inps a partire dal primo settembre 2012.

Le Pensioni dei quota 96 si misurano con i numeri degli interessati: lavoratori chiedono un riconteggio

Resta implicito che a bloccare i lavoratori tra i banchi di scuola siano le risorse finanziarie da reperire per dare il via libera ad un'eventuale sanatoria. Più volte gli insegnanti si sono dovuti confrontare con questo punto, anche perché "la coperta" sembra sempre troppo corta e le situazioni di disagio lavorative negli ultimi anni si sono moltiplicate in seguito all'acuirsi della crisi economica.

Sulla vicenda pesa anche l'ampiezza della platea dei possibili destinatari, che secondo i Quota 96 si sarebbe ridotta notevolmente negli ultimi tempi. Più della metà dei lavoratori dovrebbe aver ottenuto la quiescenza tramite il raggiungimento dei nuovi requisiti di legge o per mezzo della legge 104, mentre vi potrebbero essere numerose persone intente a rimanere sul luogo di lavoro nonostante l'opportunità di pensionamento.

Proprio per questo motivo, i comitati dei Q96 hanno indirizzato una lettera al Miur, chiedendo che si apra un nuovo conteggio dei potenziali interessati attraverso i canali telematici del Ministero; in base agli esiti, si potrebbe così definire con più precisione l'entità delle risorse necessarie per una sanatoria definitiva. Se volete ricevere gli ultimi aggiornamenti sul tema delle pensioni, vi ricordiamo di utilizzare il comodo pulsante "segui" che vedete in alto, sopra al titolo dell'articolo.