Quali prospettive riguardanti la riforma Pensioni 2015 dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale al referendum abrogativo della Legge Fornero? All'indomani della decisione della Corte Costituzionale, che ha ritenuto intoccabile la Legge Fornero, impedendo il referendum abrogativo, il tema della 'Riforma pensioni 2015' apre le porte alle contromosse per attenuare la rabbia dei pensionandi e pensionati italiani. L'unica certezza, al momento è che, con la sentenza di ieri, la possibilità di abrogare la tanto famigerata legge Fornero (L.

n. 92/2012), che ha fatto indignare tutti i lavoratori prossimi alla pensione e tanti pensionati in questi ultimi due anni, è ormai ufficialmente negata. Si attendono comunque le motivazioni che hanno indotto i Giudici costituzionali a rigettare la proposta di abrogare la Legge Fornero tramite referendum popolare; ad ogni buon conto, ora ci si sta chiedendo quali strumenti possano essere intrapresi per attenuare le rigide regole della legge in vigore (L. n. 92/2012), in particolar modo per quanto riguarda l'età minima per l'accesso alla pensione.

E' stato proprio l'ex ministro Elsa Fornero ad aver lasciato sperare all'introduzione di qualche modifica migliorativa alla legge in questione: bisogna vedere, però, quali pensionati le possano dar fiducia dopo l'enorme danno loro causato, in primis ai c.d.

esodati. In base agli ultimi dati, gli esodati sarebbero arrivati attualmente a quota 50 mila, senza percepire né uno stipendio né una pensione ed aspettano ancora il riconoscimento del diritto alla prestazione pensionistica dopo anni di sacrifici nel lavoro e di contributi regolarmente versati all'istituto previdenziale Inps.

Prestito anticipato / Pensione anticipata: sempre il ministro Elsa Fornero condivide la possibilità del prestito pensionistico: vale a dire una sorta di uscita anticipata dal lavoro, prevedendo al tempo stesso un prelievo sulla quota versata al lavoratore (e questo al fine di salvaguardare le finanze dell'ente previdenziale).