Verso l'ok del Parlamento alla nomina di Boeri all'Inps: la prova del voto oggi mercoledì 28 gennaio. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, del Partito democratico di Matteo Renzi, si è detto "fiducioso" sulla nomina dell'economista bocconiano Tito Boeri a nuovo presidente Inps e "certo" del fatto che si concluderà positivamente l'iter parlamentare che porterà poi al decreto presidenziale che dovrà essere firmato dal nuovo Capo dello Stato.

Riforma pensioni, Poletti: Boeri ha i requisiti necessari per l'Inps

Il presidente designato dell'Inps "ha tutta la fiducia - ha sottolineato Poletti a margine della presentazione del Rapporto Giovani 2014 - del ministro del Lavoro e del presidente del Consiglio.

Credo abbia tutti i requisiti che la norma richiede", ha aggiunto il ministro che nei giorni scorsi ha annunciato l'impegno del Governo Renzi la riforma pensioni con maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata. "E sono fiducioso - ha aggiunto Poletti - che farà il presidente e che lo farà bene". L'esame della nomina n. 46 del Cdm del 24 dicembre 2014 per il rinnovo dei vertici dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale è cominciato ieri in commissione lavoro alla camera e al senato che oggi dovrebbero esprimere il loro parere che è sì obbligatorio ma non è vincolante. Rispondendo alle domande dei cronisti se ritenga possibile un parere favorevole da parte delle commissioni parlamentari preposte, il ministro del Lavoro così ha risposto: "Penso di sì.

Non vedo la ragione - ha sottolineato - per cui le commissioni non debbano dare parere favorevole".

Inps, Damiano (Pd): sulla nomina di Boeri non ho nessuno dubbio

Sulla nomina di Boeri alla guida dell'Inps "per quel che mi riguarda dubbi non ne ho", ha dichiarato il presidente della commissione lavoro di Montecitorio Cesare Damiano a margine dell'audizione del presidente designato dell'Istituto nazionale di previdenza sociale.

"Un atto dovuto sgombro da pregiudizi", ha precisato Damiano dopo le perplessità sulla nomina dell'economista bocconiano sollevati dal relatore Sergio Pizzolante per presunta mancanza dei requisiti manageriali richiesti dalla norma. Boeri ha fatto sapere in audizione che per rispetto delle istituzioni, se non avrà il parere favorevole del Parlamento, ritirerà la sua disponibilità ad accettare l'incarico conferito dal premier Matteo Renzi per riforma l'Inps con "una nuova mission e una nuova governance".

Boeri all'Inps, Pizzolante (Ncd) per il sì nonostante 'mancanza requisiti'

"Ho proposto alla commissione Lavoro della Camera un parere positivo" sulla nomina di Boeri a "nonostante consideri che non ci sono esperienze gestionali attinenti all'ente", ha dichiarato ieri sera il deputato Sergio Pizzolante, relatore in commissione Lavoro della proposta di nomina di Boeri all'Inps. "È indubbio - ha detto il parlamentare del Nuovo centrodestra - che Boeri abbia un profilo cattedratico di altissimo livello, ma è anche vero - ha sottolineato - che non è che basti tenere dei corsi di laurea per presiedere l'ente previdenziale più grande d'Europa. Detto questo - ha aggiunto Pizzolante - propongo comunque un parere favorevole alla sua nomina, in attesa della riforma della governance". Boeri arriverà in un momento delicato dal punto di vista economico e rovente sul fronte sindacale per quanto riguarda il confronto sulla riforma Pensioni 2015 annunciata dal Governo Renzi.