Venerdì 30 gennaio scatterà il programmato sciopero dei bancari per protestare contro la disdetta unilaterale del contratto nazionale da parte dell'Abi, l'associazione delle banche. I sindacati prevedono che almeno 15.000 bancari scenderanno in piazza per manifestare, in modo inusuale per la categoria, la loro preoccupazione per la disdetta dei contratti collettivi e per il profilarsi di un nuovo modello di banca penalizzante sia per i dipendenti che per i clienti.

Sciopero bancari: 309.000 dipendenti senza contratto

L'Abi aveva disdetto il contratto nazionale che interessa i 309.000 lavoratori del comparto il 31 dicembre scorso, ma dopo i primi tentativi di discussione del rinnovo, l'Abi ha abbandonato il tavolo della trattativa comunicando ai sindacati che, in mancanza di rinnovo entro il 1° aprile 2015, il contratto collettivo nazionale era da intendersi estinto.

Una presa di posizione parsa strumentale ai sindacati che vedono in questo atteggiamento il tentativo di arrivare a contrattazioni azienda per azienda "che creerebbero inaccettabili disparità di trattamento tra i lavoratori, aprendo la strada a ulteriori tagli di posti di lavoro" che si aggiungerebbero ai 68.000 posti persi negli ultimi 15 anni.

Lo sciopero dei bancari cade, inoltre, in un momento delicato per il settore, interessato dal decreto di riforma delle Banche Popolari, potenzialmente portatore di 20.000 licenziamenti, secondo le stime di Assopopolari.

Sciopero bancari: sportelli chiusi e manifestazioni in piazza

Lo sciopero dei bancari, caratterizzato dallo slogan "#sonobancario al servizio del paese", oltre a creare difficoltà ai correntisti per la chiusura degli sportelli, prevede anche 4 grandi manifestazioni, a Milano, Ravenna, Roma e Palermo, attraverso le quali i sindacati di categoria contano di portare in piazza almeno 15.000 persone.

La manifestazione principale sarà quella di Milano, con un corteo che partirà alle 9.45 dalla sede dell'Abi per dirigersi in Piazza della Scala per il comizio del segretario della Cgil, Susanna Camusso. A Ravenna, il corteo si snoderà da Piazza Farini a Piazza del Popolo, dove si terrà il comizio del segretario generale della Filcams Cgil, Agostino Megale e del segretario della Cisl, Piero Ragazzini.

A Roma, sarà il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, a tenere un comizio in Piazza dell'Esquilino, mentre a Palermo toccherà al segretario generale della Uilca, Massimo Masi, parlare ai bancari riuniti davanti al Teatro Massimo.