Le lavoratrici che desiderano ottenere il pensionamento anticipato con l'opzione donna potrebbero intraprendere la via extra - legislativa, affidando l'accoglimento delle proprie richieste non più all'esecutivo o al Parlamento, ma piuttosto al Tar del Lazio. È questa la conclusione a cui è giunto il comitato rappresentativo dei soggetti interessati all'estensione dell'opzione donna per tutto il 2015: ricordiamo che questa particolare opportunità di quiescenza è stata prevista con la legge Maroni numero 243/2004 e consente l'uscita dal lavoro a coloro che hanno maturato almeno 57 anni di età e 35 di versamenti.

In cambio però le lavoratrici sarebbero disposte ad accettare il ricalcolo della propria mensilità con il sistema contributivo, un elemento che potrebbe consentire risparmi anche importanti all'Inps nel lungo periodo e che dovrebbe incontrare anche il favore del Neo Presidente Inps Tito Boeri.

Pensione anticipata con opzione donna nel 2015: come funziona il ricorso al TAR del Lazio?

Come abbiamo anticipato, stante che la situazione a livello legislativo non sembra potersi sbloccare nel breve termine, le lavoratrici hanno deciso di tentare una class action nei confronti dell'Inps, al fine di vedere riconosciuto il proprio diritto al pensionamento anticipato. Nella pratica, il Comitato spiega che sarà necessario raccogliere almeno 200 firme, che saranno considerate validate al ricevimento del contratto di adesione a cui deve fare seguito il pagamento di un fisso da 300,00 € tramite bonifico bancario (a totale copertura delle spese legali e amministrative).

Al mandato occorrerà inoltre allegare una copia della carta d'identità e del codice fiscale, mentre la firma dovrà essere autenticata presso il proprio Comune o uno studio notarile a propria scelta. Un altro importante dettaglio sulla class action per richiedere la pensione anticipata con l'opzione donna riguarda invece la tempistica del ricorso: secondo le prime stime, se la raccolta delle 200 firme fosse raggiunta entro la fine del prossimo mese, si potrebbe depositare il ricorso ad inizio aprile, per ottenere una prima risposta al massimo tra giugno e luglio 2015.

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