La diatriba sulla pensione anticipata non smette di infuocare gli animi: tra le varie opzioni ancora al vaglio dell'esecutivo Renzi restano senza dubbio due proposte che stanno animando i dibattiti tra opinione pubblica e politica, le Pensione Quota 100 di Damiano e il Prestito Inps.

Nell'immaginario collettivo sembra quasi essersi profilato una sorta di 'lotta' tra due misure potenzialmente atte a riformulare la famigerata riforma Fornero ma con modalità e costi totalmente differenti: ovviamente lavoratori e Governo in questo tira e molla di proposte non sono assolutamente concordi.

Pensione Quota 100: lavoratori, sindacati e Damiano concordi

I lavoratori vorrebbero vedere approvata la Quota 100 proposta anche dal Presidente della Commissione Lavoro, che nelle ultime ore è anche tornato ad incalzare l'esecutivo affinché al più presto passi dalle parole ai fatti per risolvere in modo concreto il dramma di molti lavoratori rimasti duramente colpiti dall'entrata in vigore dell'attuale riforma pensionistica. La Quota 100 e la pensione a partire dai 62 anni più 35 di contributi, dice Damiano, sono proposte solide e robuste che meritano di essere accolte in quanto non sono solo palliativi, ma potrebbero essere misure risolutive. Anche per Annamaria Furlan (Cgil) bisognerebbe tornare al sistema delle quote e alla pensione di anzianità, mentre per Rossana Dettori si potrebbe ritornare a Quota 96 per tutti e non solo per il personale scolastico.

Prestito Inps, ultime novità: sarà questa la scelta del Governo Renzi?

Per il Governo Renzi , stando alle ultime voci invece, la flessibilità potrebbe essere tutt' al più concessa attraverso il Prestito Inps e comunque solo dopo l'approvazione dei decreti attuativi del Jobs Act, Poletti ha infatti precisato che l'esecutivo sarà pronto ad un confronto sul tema previdenziale e pensionistico dopo il 20 febbraio.

Il Prestito Inps permetterebbe ai lavoratori, che non vedono di buon occhio la misura, l'accesso alla pensione anticipata solo attraverso l'accensione di un prestito con l'Inps, prestito che permetterebbe di avere da subito una Mini pensione in favore dei lavoratori prossimi al pensionamento. L'assegno pensionistico iniziale sarebbe all'incirca pari a 600-700 euro, ma una volta maturati i requisiti e ottenuto l'assegno finale, il lavoratore si vedrebbe decurtate piccole somme mensili per ripagare la somma precedentemente ottenuta.

I lavoratori indignati considerano troppo comoda questa soluzione da parte del Governo Renzi, che alla fine non dovrebbe fare granché, come dice una nostra lettrice Anna C, 'si tratterebbe di una sorta di autofinanziamento da parte del lavoratore'.

Con il prestito INPS, quale sarebbe lo sforzo del governo? Mi presterebbero i miei soldi e dovrei anche essere contenta? Allora vado in banca, perche' dovrei andare a ringraziare il governo per un intervento che non e' un intervento. Siamo ai limiti della follia. Poveri Noi.

Se desiderate rimanere aggiornati su quale misura, tra Prestito Inps e Quota 100 potrebbe essere approvata dall'esecutivo Renzi vi invitiamo a cliccare sul tasto "Segui" vicino al nome dell'autore.