"Sono certa che quando" la riforma della Scuola del Governo Renzi "sarà capita fino in fondo da tutti" quelli che oggi la contestano e non sono pochi, "ci sarà un'accettazione": lo ha detto, replicando alla proclamazione dello sciopero degli insegnanti e del personale Ata, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini (transitata da Scelta civica al Pd" auspicando che sul ddl Buona Scuola, che contempla anche le assunzioni dei docenti precari, "una partecipazione ancora più ampia - ha detto - di quella che abbiamo trovato".

Riforma scuola, Giannini: sciopero 5 maggio? La riforma va capita

"Ovviamente - ha detto oggi il responsabile del Miur rispondendo alle domande dei cronisti a margine del Festival del volontariato a Lucca - manifesto tutto il rispetto per una forma legittima di dissenso come lo sciopero". "Noi stiamo cercando da un anno - ha affermato l'esponente del Governo Renzi replicando ai sindacati sullo sciopero de lavoratori della scuola - di costruire un ampio consenso intorno a una riforma in cui - ha evidenziato - crediamo tantissimo". Secondo il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, quella varata lo scorso marzo dal consiglio dei ministri e oggi al vaglio del Parlamento tra scontri e polemiche, è una riforma della "che hai dei principi rivoluzionari - ha detto la Giannini - dal punto di vista culturale, del metodo e della governance delle scuole.

Le assunzioni dei primi 50.000 insegnanti già a partire da settembre 2015 non sarebbero a rischio come temono i sindacati perché "il Parlamento - ha detto l'esponente dell'esecutivo fiduciosa nell'approvazione del testo a maggio - sta facendo molto bene il proprio lavoro".

Buona Scuola, Confsal: Governo arrogante come su riforma pensioni

Di diverso avviso i sindacati pronti anche allo sciopero generale. "La scuola - ha affermato il segretario generale dello Snals Confsal, Marco Paolo Nigi - non vuole più farsi prendere in giro. Chiediamo una vera svolta - ha aggiunto - per le politiche della scuola.

Il nostro primo obiettivo - ha aggiunto il sindacalista intervenendo oggi alla manifestazione delle Rsu a Roma - la stabilizzazione del personale e il superamento del precariato. Il governo - secondo il dirigente sindacale della Confsal - vuole fare le riforme in solitudine e con arroganza come ha fatto - ha sottolineato Nigi - per il lavoro, la pubblica amministrazione, come si è fatto per le pensioni. Contrastiamo - ha concluso il sindacalista - questa arrogante volontà politica di togliere voce ai lavoratori e al sindacato".