E' un continuo annunciare e smentire interventi di riforma Pensioni tra Boeri e Poletti. E non sembra certo colpa di cattive interpretazioni giornalistiche: i due riflettono il caos che regna nel Governo e all'Inps sulle modifiche alla legge Fornero. E a fare chiarezza non arriva certo il premier Matteo Renzi che anzi sembra giovare di questo clima di confusione per prendere tempo sulle modifiche alla manovra del Governo Monti per non rischiare di irritare l'Europa "destabilizzando" i conti pubblici. Dalla flessibilità in uscita per la pensione anticipata al ricalcolo delle pensioni, dal ponte per gli esodati agli assegni al primo giorno del mese già dall'1 di giugno prossimo: prima gli annunci subito dopo le smentite.



Riforma pensioni, Poletti: 'Ancora nessun atto su pagamento assegni al primo del mese'

Sull'erogazione degli assegni previdenziali l'1 di ogni mese - per cui il presidente dell'Inps Tito Boeri ha oggi annunciato un possibile decreto legge ad hoc, quindi un intervento con carattere d'urgenza da parte dell'esecutivo - arriva la puntualizzazione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti (del Partito democratico). "E' solo una proposta che è stata fatta - ha detto l'esponente del Governo Renzi all'Ansa - ma non c'è ancora nessun atto".

Il presidente Inps, auspicando il provvedimento e parlando di un possibile dl a breve, la dava già per cosa fatta: "Stiamo lavorando a tappe forzate - aveva spiegato Boeri - con le banche e le poste per anticipare il pagamento delle pensioni al primo del mese".

Ma il nodo è ancora tutto da sciogliere. "E' un tema - è stato costretto a spiegare Poletti dopo le nuove dichiarazioni di Boeri - che ha bisogno di un intervento normativo. Vedremo - ha proseguito il ministro del Lavoro - anche i veicoli normativi che ci consentono di farlo". Ma il responsabile del Welfare ha spiegato che l'esecutivo sta anche valutando la possibilità di unificare l'erogazione delle pensioni al primo del mese con "un atto amministrativo". Come finirà, alla fine, resta un mistero. Sulla riforma pensioni 2015, aldilà di ogni buona intenzione, il Governo Renzi continua a temporeggiare.