Arriva il ministro del Lavoro Giuliano Poletti oggi 9 aprile al Senato dove farà il punto della situazione sulla riforma pensioni e il Jobs act rispondendo a diverse interpellanze e interrogazioni parlamentari, attese soprattutto le sue dichiarazioni sulle modifiche alla legge Fornero verso nuove forme di pensione anticipata. Nel frattempo cresce il dissenso sulle proposte di riforma Pensioni 2015 del presidente dell'Inps Tito Boeri che poi dovranno essere valutate e fatte proprie dal Governo Renzi. Si susseguono in queste ore diversi interventi di sindacalisti e politici che criticano le ipotesi di revisione della legge Fornero messe in campo dell'economista bocconiano che da un lato propone un'uscita più flessibile dal lavoro verso la pensione anticipata e dall'altro lato, anche per recuperare le risorse necessarie oltre che per riequilibrare il sistema della previdenza italiana, propone tagli alle pensioni più alte, ovvero il ricalcolo delle pensioni conteggiate con il sistema retributivo che risultano più alte rispetto ai contributi previdenziali effettivamente versati e alla rendita percepita.
Riforma pensioni, i manager contro il prelievo di solidarietà proposto da Boeri
Dopo le critiche alle proposte di Boeri giunte dai sindacati e da diversi gruppi parlamentari oltre che dai presidenti delle commissioni parlamentari Lavoro di Senato e Camera, rispettivamente Maurizio Sacconi e Cesare Damiano, interviene anche il presidente di Cida, Silvestre Bertolini. Secondo il leader del sindacato che rappresenta circa un milione e mezzo di manager italiani il "prelievo di solidarietà sulle pensioni" proposto dal presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale "sarebbe un intervento iniquo perché non colpirebbe quelle d'oro". Inoltre, così come temono gli altri sindacalisti, il timore per Bertolini è che la manovra Boeri sui tagli alle pensioni "penalizzerebbe la classe media e chi ha pagato regolarmente i contributi".