Il Presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), l'economista Tito Boeri ha dichiarato che, il prossimo mese di giugno, la legge Fornero attualmente in vigore, sarà soggetta ad una profonda revisione. Questa dichiarazione è stata fatta dal responsabile del più importante istituto di previdenza in Italia nella giornata di ieri, durante un incontro in cui si è discusso su come potrebbe cambiare il nostro sistema previdenziale. Sistema che necessita di un cambiamento anche alla luce della forte disoccupazione presente in Italia e al fatto che molti lavoratori sono costretti a rimanere al lavoro a causa delle modifiche introdotte alla legge pensionistica del 2011.

Le modifiche potranno però essere effettuate solamente dalle istituzioni politiche e previdenziali a seguito della decisione della Corte Costituzionale (avvenuta nel mese di febbraio) che ha sancito come sia impossibile modificare il sistema pensionistico con un referendum.

Intanto, Boeri ha confermato che tutte le pensioni saranno pagate il primo di ogni mese. Questo avverrà, però, solo dopo l'approvazione di un apposito decreto. La vera e propria riforma sarà presentata a giugno con la quale il responsabile INPS cercherà di introdurre nuovi concetti pensionistici: il pensionamento anticipato con le penalizzazioni crescenti, ritocco dei requisiti minimi per lasciare il lavoro, reddito minimo per gli over 55. Proprio su quest'ultima ipotesi, Boeri ha ribadito quanto sia importante intervenire a favore di quei lavoratori che perdono il lavoro nella fascia di età tra i 55 e i 65 anni, in considerazione del fatto che risulta difficile che gli stessi possano trovare un altro impiego. Il pensiero ci porta immediatamente al dramma degli esodati per i quali il governo Renzi dovrà trovare una rapida soluzione.

Non ci resta che aspettare i prossimi mesi per conoscere quali saranno le reali intenzioni del governo Renzi relativamente alla riforma del sistema previdenziale italiano anche in relazione alle esigue disponibilità economiche.