Oggi alle 11.00 riprenderà la discussione degli emendamenti alla Camera dei Deputati dove si esaminerà la questione degli albi territoriali così come disposto dall'articolo 8 del Ddl Scuola. La relatrice On. Maria Coscia ne aveva chiesto una modifica in chiusura dei lavori della scorsa settimana. Ed è proprio la norma che introduce il principale motivo di preoccupazione della classe docente quella che provoca le reazioni più accese tra gli addetti ai lavori. Su Il Messaggero si parla delle iniziative intraprese dai sindacati Cobas ed Unicobas per fare il blocco degli scrutini sul quale non c'è ancora completa convergenza tra le varie sigle sindacali.
Le sigle maggiori sono orientate ad attendere la promulgazione della legge per decidere in conseguenza le migliori alternative da adottare. Ma è veramente illegale bloccare gli scrutini come dice il garante per gli scioperi Roberto Alesse?
La legittimità del blocco degli scrutini
Alcune precisazioni sulle modalità idonee per fare il blocco degli scrutini ci sembrano imprescindibili e per fare questo siamo andati a consultare quanto scritto sul sito Unicobas.it. Troviamo la spiegazione nella quale si dice che si considerano i primi due giorni dove si fanno gli scrutini per ciascun docente, in base alle chiamate scuola per scuola alla fine delle lezioni, tranne le classi cosiddette terminali che sono escluse dalla possibilità di scioperare.
La stessa cosa fu fatta anni fa dai Confederali e fu dichiarata legittima. La cosa più importante di tutte da sottolineare è che lo sciopero parta alla fine delle lezioni e che si svolga in date diverse a seconda delle varie regioni. Questo per tutto il periodo in cui sono previsti gli scrutini, dall'inizio alla fine durante il prossimo mese di giugno.
Per ulteriori chiarimenti Unicobas invita i docenti a contattare i rappresentanti sindacali.
Altre modalità importanti
Unicobas invita anche a segnalare quelle scuole che avessero già affisso il calendario col programma degli scrutini al fine di diffidare i presidi dal procedere. Ricordano inoltre che per fare il blocco degli scrutini bastano due soli professori e che non sono sostituibili.
A dire il vero non se ne può cambiare nemmeno uno ma comunque non è giammai ammissibile cambiarne due. Attraverso questa modalità i costi dello sciopero vengono adeguatamente ripartiti e minimizzati per tutti i docenti che partecipano allo stato di agitazione.