Dopo l'intervento di ieri che ha fatto "infuriare" il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, che critica forma e sostanza delle sue proposte di riforma Pensioni, il presidente dell'Inps Tito Boeri torna oggi a intervenire sulla questione delle modifiche alla legge Fornero confermando la presentazione di una proposta completa da parte dell'Inps che prevede certamente nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata ma altrettanto certamente, ancora una volta, con delle penalità ancora ignote sui trattamenti previdenziali.

Nuove misure che dovrebbero arrivare con la prossima legge di Stabilità come hanno ribadito il premier Renzi e il ministro Poletti, ma prima è necessario, obbligatorio, il confronto e il consenso da parte dell'Europa.

Riforma pensioni, Boeri: sforare patto Ue per flessibilità sostenibile

Ed è proprio all'Unione Europea che si rivolge l'economista bocconiano chiamato dal presidente del Consiglio a dirigere l'Istituto nazionale per la previdenza sociale in un periodo particolarmente delicato per la tenuta del sistema pensionistico e per problemi sociali che continua a provocare su diversi fronti, non da meno sul blocco dell'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani. L'Ue, in periodi di grave crisi economica quella che ancora non si riesce a superare nonostante i primi segnali positivi di ripresa anche grazie all'avvio del percorso di riforme come ha riconosciuto il presidente della Banca d'Italia Ignazio Visco, dovrebbe consentire "di sforare i vincoli ai Paesi - ha detto Boeri - che introducano una certa flessibilità sulle pensioni ma - ha sottolineato - in modo sostenibile".

L'ipotesi rilanciata dal presidente Inps è quella di consentire una "uscita anticipata ma con assegni più bassi", ha spiegato oggi intervenendo al al Festival Economia a Trento. Boeri ha spiegato che si tratterebbe di interventi che farebbero "crescere il disavanzo" nell'immediato ma, ha sottolineato, "senza incidere sul debito pubblico".

Pensioni e giustizia, tribunale accoglie ricorso rimborso: Inps paghi

Intanto, a proposito di pensioni, tra le ultime notizie una nuova decisione dei giudici destinata a far discutere: una ingiunzione di pagamento di 3074 euro come arretrati dopo la sentenza della Consulta sul blocco dell'adeguamento delle pensioni.

Questo è quanto deciso in un decreto ingiuntivo, datato 29 maggio 2015, emesso dalla sezione lavoro del Tribunale di Napoli, in accoglimento del ricorso di un pensionato napoletano presentato prima che il governo annunciasse il decreto sui rimborsi delle pensioni. A riferire la notizia all'Ansa è stato l'avvocato Vincenzo Ferrò, che ha assistito il pensionato nel procedimento scaturito dal ricorso.