Sciopero contro la riforma della Scuola del governo Renzi, il ministro Giannini difende La Buona Scuola e attacca - Oggi è il giorno della mobilitazione generale degli insegnanti, del personale ATA e degli studenti contro uno dei pilastri dell'azione del governo Renzi, ovvero la riforma della scuola 2015 che ormai tutti chiamiamo La Buona Scuola, o conl'hashtag #LaBuonaScuola dal nome del ddl contenente le varie modifiche tra cui l'aumentato potere decisionale dei presidi di scegliere i professori, l'addio al TFA e l'arrivo della laurea abilitante, le previste assunzioni di docenti precari a settembre.

In una intervista a Quotidiano Nazionale il ministro dell'Istruzione, sig.ra Stefania Giannini, critica la scelta di chi ha indetto lo Sciopero Generale della scuola bollandola come "Politica" e difende La Buona Scuola da attacchi a suo dire immotivati e che non colgono le sostanziali innovazioni.

Riforma della scuola 2015, lo sciopero e le risposte della Giannini

Stefania Giannini nella sua intervista a QN afferma che "C'è la campagna elettorale (tra poco si vota per le elezioni regionali, ndr) e credo esista la volontà di fare della Buona Scuola una battaglia politica, al di là dei contenuti. Noto che non si colgono gli aspetti innovativi mentre si sottolineano questioni che non esistono".

Più avanti nel corso dell'intervista afferma anche che la scuola viene vista da alcuni -non specifica chi- come un "bene esclusivo dei professori" quando invece è un bene pubblico e fondamentale per tutta la società. Probabilmente si riferisce ai sindacati della scuola perchè dice anche di non comprendere per nulla le proteste per le annunciate assunzioni di 100.000 insegnanti precari a settembre.

Lo sciopero della scuola del 5 maggio è per Stefania Giannini una questione di convenienza politica e sindacale, basato su "posizioni antiche" e che rende l'idea di come docenti, studenti e l'Italia in generale, non abbiano compreso la grande portata innovatrice della riforma La Buona Scuola del governo Renzi.

Tra le novità più difese dal ministro Giannini c'è proprio quella sui nuovi poteri decisionali dei presidi: molti critici parlano di "presidi sceriffi" ma Stefania Giannini non è d'accordo perchè in realtà, afferma, i dirigenti scolastici dovranno obbedire alla cosiddetta "etica della responsabilità" e che comunque sono professionisti che già dovrebbero essere preparati fin dai tempi della riforma Berlinguer.

Nel corso dell'intervista rilasciata a Quotidiano Nazionale il ministro Giannini si difende anche dall'accusa di aver definito "squadristi e maggioranza abulica" i professori: in realtà si rivolgeva "a un metodo e a poche persone che mi hanno contestato; sulla maggioranza dei docenti diciamo che la considero silenziosa, meno attiva nel manifestare il proprio pensiero".

Questa ennesima riforma della scuola italiana, almeno la quarta nel corso degli ultimi 20 anni, come le precedenti è foriera di polemiche, agitazioni e battaglie politiche; studenti e insegnanti stanno chiaramente esprimendo la loro opinione con lo sciopero e le varie altre manifestazioni e azioni, voi che site invece su internet e magari siete voi stessi professori o studenti, oppure avete figli che ancora studiano, cosa ne pensate?