Il maxiemendamento al Ddl scuola presentato in Commissione Istruzione al Senato dalla squadra di Renzi contiene, fra le altre novità, anche alcune che riguardano il prossimo concorso a cattedra del Miur. L'Huffington post ieri sera riferiva che il bando previsto per ottobre 2015 slitterà al mese di dicembre. Le assunzioni sono a tempo indeterminato. Altre novità sul concorsone sono previste in riferimento ai titoli e ai punteggi.

Novità concorso scuola 2015/16 Miur nel maxiemendamento

Il comma 113 del maxiemendamento prevede che il concorso scuola del Miur venga bandito entro il primo dicembre 2015.

La data è stata spostata per 'questioni tecniche', ma è stata data la garanzia che le immissioni in ruolo dei vincitori partiranno dal primo settembre 2016 come previsto. Titoli di abilitazione e anzianità avranno il loro peso. Franco Conte, uno dei due relatori, ha spiegato che saranno valorizzati i titoli di chi ha frequentato i percorsi TFA e PAS e di chi si trova in seconda e terza fascia. La quota di riserva di cui si era parlato nei mesi scorsi invece salta. Niente 50% di posti riservati. Il motivo è da attribuire all'incostituzionalità del fatto. L'accesso al concorso richiederà l'abilitazione all'insegnamento. Nello specifico, i punteggi aggiuntivi saranno dati a chi possiede uno o più titoli di abilitazione conseguiti tramite accesso a percorsi abilitativi di selezione pubblica per titoli di esami o tramite laurea a ciclo unico o magistrale.

Vi saranno anche punteggi aggiuntivi per coloro che hanno prestato servizio a tempo determinato nelle scuole di ogni ordine e gradi per un periodo continuativo dai 180 giorni in su.

DDL scuola e maxiemendamento: Renzi sta per chiedere la fiducia

Come anticipato, il Consiglio dei ministri ha già autorizzato Renzi a chiedere la fiducia al suo disegno di legge sulla scuola. Fiducia che probabilmente verrà chiesta domani. In tal caso il testo tornerà alla Camera per la seconda approvazione. Ma i docenti non ci stanno. Stanno riunendosi per accerchiare il Senato, per continuare a protestare sempre più forte contro una riforma imposta con la forza. 'Questa è una dittatura' urlano. Come dar loro torto?

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