Renzi e la sua squadra lavorano alle modifiche al DDL Scuola 2015, con l'obiettivo di portare la riforma a casa entro il prossimo mese. A questo fine, Renzi ha pensato bene di fare qualche compromesso, così da portare la minoranza dem dalla sua parte. Come sappiamo, il punto maggiore di scontro è il piano di assunzioni dei precari previsto per settembre. La minoranza chiede a gran voce il decreto separato, mentre il premier non intende dividerlo dal resto della riforma. Ecco allora la soluzione pensata: ok alle assunzioni, ma con effetto posticipato al 2016!

La soluzione per il DDL scuola è un compromesso?

Come riporta Repubblica.it, domani è stata convocata la commissione Cultura per votare il maxiemendamento del PD. Per ottenere la fiducia dell'opposizione, Renzi e i suoi hanno pensato di trovare una via di mezzo che accontenti un po' tutti. Le ultime indiscrezioni parlano della proposta di assumere i 100mila dal 1° settembre prossimo, ma con decorrenza economica e di servizio a partire dal prossimo anno scolastico, il 2016/17. Inoltre, una parte della riforma, quella fortemente contestata, verrebbe applicata con un anno di ritardo. Parliamo della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, degli albi territoriali, dell'ampliamento dell'offerta formativa.

Riforma scuola 2015: ecco cosa cambierebbe dal primo settembre

Un'altra parte della riforma, invece, prenderebbe piede immediatamente da settembre.

Si parla degli aspetti che riguardano il merito degli insegnanti (bonus da 200 milioni di euro stanziati), la valutazione dei nuovi immessi in ruolo (con l'esclusione di genitori e studenti, come pensato all'inizio), l'alternanza scuola/lavoro e la carta da 500,00 euro che i docenti dovranno spendere in aggiornamenti culturali e professionali.

Anche la parte che riguarda le scuole private e le donazioni da parte delle famiglie partirebbe immediatamente. Renzi riuscirà a ottenere ciò che vuole? Sia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il presidente del Senato, Piero Grasso, non si sono detti favorevoli all'uso della fiducia su una riforma così importante. Le prossime ore saranno cruciali.