Solo questa mattina definivamo la riforma scuola contenuta nel DDL di Renzi al bivio, ma come riferisce OS, da Palazzo Chigi arrivano notizie preoccupanti: Renzi prepara insieme a Francesca Puglisi e Franco Conte un maxiemendamento contenente le due proposte miscelate ad alcuni emendamenti (ricordiamo che sono circa 3mila) che richiedevano l'esame in Commissione. Sarà presentato martedì, con l'obiettivo di trovare un punto di incontro fra i vari gruppi e approvare il DDL  più contestato della storia della Scuola italiana in tempi super rapidi. La scusa è quella di poter fare le oltre 100mila assunzioni in tempo per settembre.

A nulla è servita la proposta di un decreto assunzioni separato fatta sia dal Movimento 5 Stelle, che dalla minoranza dem. Le indiscrezioni rivelano che questo è il progetto del Governo, in seguito alla riunione tenutasi oggi fra Renzi, il ministro Giannini e altri parlamentari del Pd.

Un maxiemendamento 'dittatoriale': sarà così che verrà rinnovata la scuola?

Tra le novità del maxiemendamento, le indiscrezioni parlano di modifiche nella formulazione del piano dell'offerta formativa e sulla valutazione degli insegnanti, che escluderebbe alunni e genitori. Si valuta se limitare a tre anni l'incarico del dirigente e se preparare un piano di assunzioni pluriennale per chi viene escluso da quello attuale.

E dire che proprio ieri la notizia che Faraone definiva questa idea 'remota' era apparsa sui giornali.

Riforma scuola: 'stiamo assistendo a uno spettacolo indegno'

E' questa l'espressione usata dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che accusano il Governo di dire una cosa e farne un'altra, di essere schizofrenico, irresponsabile.

Secondo il partito, il Governo sta prendendo tutti in giro da mesi, volendo portare avanti una riforma vergognosa scavalcando il ruolo della Commissione. Senza contare poi del dialogo promesso, in cui docenti, sindacati, famiglie e studenti hanno chiaramente espresso la loro disapprovazione per diversi aspetti della riforma, senza che nessuno si preoccupi di modificarli. È questo il modo di far prevalere l'interesse della scuola pubblica?